Un uomo accusato dalla ex moglie di violenze sessuali sulla figlia, e difeso in tribunale dalla attuale compagna. Continua il processo cominciato lo scorso 7 febbraio (vai all’articolo) che vede alla sbarra un cinquantatreenne con l’accusa di violenza sessuale e corruzione di minori, per episodi che tra il 2003 e il 2006 lo videro – secondo la pubblica accusa – sviluppare un “rapporto inquietante” con la figlia, che all’epoca aveva tra gli 8 e i 13 anni. Davanti al collegio composto dai giudici Marini, Giorgi e Attinà sono comparsi in tribunale i testimoni di accusa e difesa, che hanno lasciato trasparire due versioni molto diverse della situazione e dei rapporti familiari in esame.
La prima ad essere ascoltata è stata una ragazza alla quale la presunta vittima aveva confessato i terribili ricordi. “Si confidò con me nell’estate del 2008 – racconta l’amica– e mi disse di aver subito violenze, ma non voleva parlarne. Mi disse che da quando era piccola erano successi episodi inquietanti, terminati quando faceva le medie”. La testimonianza scende nel dettaglio, raccontando di “tentati rapporti sessuali. Lei da piccola non credeva che fosse una cosa strana, e quando crescendo se n’è resa conto è stata molto male”. Anche la madre della testimone racconta delle “strane attenzioni” di quel padre, riportando in aula un inquietante episodio avvenuto in casa dell’imputato.
Di tutt’altro tenore e su temi completamente diversi i racconti delle due testimoni della difesa. L’avvocato Alberto Padovani non ha infatti rivolto domande sulle presunte violenze, ma ha chiesto all’attuale compagna dell’imputato di ricostruire alcune vicende private della famiglia, a partire dalla separazione. La donna ha raccontato di aver conosciuto i coniugi nel 2001: “entrammo in rapporti di amicizia, tanto che anche le nostre figlie, che hanno la stessa età, iniziarono a frequentarsi”. Tutto questo durò fino al 2008, “quando il marito confessò a sua moglie che aveva una relazione extraconiugale con me. All’epoca lo cacciò di casa per qualche giorno, e in seguito, nel 2009, interruppe del tutto la loro storia, quando andò a vivere con un nuovo compagno”. In aula è stato ascoltato anche l’avvocato che cura gli interessi dell’imputato nella causa di separazione con la moglie: “si è rivolto a me dopo aver parlato con l’avvocato della controparte – ha spiegato il legale -, dal momento che le pretese economiche della signora erano assolutamente fuori dalla sua portata. Prima di quel fatto, riguardo alla figlia, si parlava addirittura di affidamento condiviso”.
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