Politica
19 Dicembre 2012
Ancora incompleti gli atti dell'amministrazione e le informazione sugli eletti disponibili on-line

Il “piccolo sgambetto a un piccolo sindaco” dei Radicali

di Ruggero Veronese | 4 min

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“I piccoli radicali fanno un piccolo sgambetto al piccolo  sindaco, e subito i ferraresi ne traggono un piccolo vantaggio”. Punta sull’ironia Mario Zamorani, presidente dei Radicali di Ferrara, per spiegare gli sviluppi dell’azione legale verso l’amministrazione Tagliani partita in ottobre (vai all’articolo). Un’azione che vedrebbe il sindaco accusato di omissione di atti d’ufficio per non aver mai dato seguito a una delibera sulla trasparenza dei pubblici uffici, nata da una proposta di legge di iniziativa popolare e approvata all’unanimità dal consiglio comunale nell’aprile del 2009. “Un piccolo sindaco – spiega Zamorani – perché ha fatto di tutto per non rispettare la delibera, nel silenzio generale di tutti i 40 consiglieri. Ma il bravo e “liberal” Marattin non ha niente da dire su questo?”.

Il presidente radicale porta anche alcuni aggiornamenti sulla situazione medica di Pannella (“uno sciopero della fame e della sete non si può commentare, è una scelta individuale di protesta pacifica. Ma abbiamo saputo che ha accettato l’idratazione in via endovenosa e non è in pericolo di vita”), per poi puntare dritto sull’argomento del giorno. “Dopo aver ricevuto il 10 ottobre la diffida, in cui si davano 30 giorni di tempo all’amministrazione per attuare la delibera e per indicare i nomi dei responsabili della procedura, gli amministratori non hanno cercato di contattarci in alcun modo, e nel frattempo si sono affrettati a mettere qualche dato in rete. Ma mancano ancora alcuni dei dati più importanti, e chiediamo il rispetto completo della legalità”.

Scaduti i termini della diffida, i Radicali daranno altri 30 giorni di tempo all’amministrazione – in via informale e quindi al di fuori della procedura legale – per dare seguito alla delibera, “al termine – continua Zamorani – procederemo sicuramente con un esposto di denuncia alla procura della Repubblica, a cui Tagliani dovrà rispondere”.

A spiegare nel dettaglio i dati ancora non visibili sono il segretario dei Radicali ferraresi Paolo Niccolò Giubelli e l’avvocato incaricato Pasquale Longobucco. “Lo scopo della delibera – spiega Giubelli – era di far vedere sia i dati su eletti e nominati, sia gli atti ufficiali dell’amministrazione. Per quel che riguarda il primo punto sono state inserite delle informazioni utili ma mancano dei punti chiave, come l’ultima dichiarazione dei redditi e la rendicontazione dettagliata delle spese per la campagna elettorale di alcuni eletti. Che ad esempio per il vicesindaco Maisto è completamente assente”.

Molto più lunga la lista degli atti mancanti o di difficile accesso. Sono assenti le mozioni, gli ordini del giorno e le scelte di voto dei vari consiglieri (“indispensabili – sottolinea Zamorani – perché permetterebbero al cittadino di valutare l’operato del suo eletto”), le delibere del consiglio (sono state inserite solo quelle della giunta, e in buona parte senza testo dettagliato) e l’elenco delle proprietà immobiliari, “che forse – ironizza il presidente radicale – anche questi amministratori hanno a loro insaputa”. Alcuni dati incompleti riguardano le società partecipate (pubblicate quote ed emolumenti, ma non le informazioni essenziali di bilancio), mentre mancano i link ai bilanci pubblici del Comune, reperibili attraverso i motori di ricerca ma non direttamente dalla pagina web dell’amministrazione.

“Già solo il fatto che per trovare alcuni dati si debba effettuare una ricerca esterna al sito – spiega Longobucco – non è una vera ottemperanza alla delibera, che mira anche a una facilità di accesso per l’utente medio. Il nostro obiettivo è dare ai cittadini certe informazioni, e non fare azioni legali contro l’amministrazione ma, in caso questa non dia segnali nei prossimi 30 giorni, l’articolo 328 del codice penale disciplina con precisione l’omissione di atti d’ufficio”. E non saranno accettate giustificazioni come quella data da Tagliani il 12 ottobre, quando parlando della mancata attuazione della delibera – già fuori tempo da oltre un anno e mezzo – disse “purtroppo l’attività di completamento del progetto è stata sospesa in questi ultimi mesi per i noti problemi conseguenti agli eventi sismici che hanno impegnato su altri fronti i vari servizi comunali”. Una risposta di fronte alla quale Zamorani sorride e scuote la testa: “Preferisco non commentarla. Sarebbe come sparare sulla croce rossa”.

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