Enogastronomia
1 Febbraio 2011
Sarebbe il primo ortaggio italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento

Il radicchio rosso di Treviso verso la Dop

di Tiziano Argazzi | 3 min

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Il Consorzio di Tutela ha avviato la procedura che porterà il Radicchio Rosso di Treviso a diventare Dop. Sarebbe il primo ortaggio italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento e il 115° prodotto alimentare nazionale a potersi fregiare del marchio di tutela della denominazione di origine protetta. Solo il Radicchio che dal seme alla confezione è prodotto nella zona indicata dal disciplinare (provincia di Treviso più una parte di quella veneziana e padovana) potrà vantarsi della dicitura “Radicchio Rosso di Treviso”. “Si tratta di una misura – spiega Paolo Manzan, presidente del Consorzio – che mira ad aumentare ulteriormente il prestigio della nostra cicoria difendendo il territorio in cui essa nasce ed è prodotta, quindi un modo per proteggere ancora di più i produttori dalla contraffazione e dall’imitazione”.

La Dop richiede infatti che tutti i passaggi della lavorazione dell’ortaggio avvengano all’interno dell’area geografica indicata.  La richiesta è stata già inoltrata alla Regione Veneto, come da regolamento, e poi per essere valida dovrà essere approvata anche in sede nazionale e infine a livello europeo. “Sappiamo che il percorso non sarà breve – continua Manzan – ma siamo molto determinati a intraprendere questa strada per rafforzare il concetto che la peculiarità di questo prodotto è dovuta essenzialmente al nostro meraviglioso territorio, in modo che il Radicchio Rosso di Treviso possa essere sempre più il fiore all’occhiello della nostra regione”.

La stagione, giunta al suo apice con le festività natalizie quando la richiesta era massima e i prezzi discretamente alti, si conferma su un trend positivo. “I prezzi – spiega Manzan – inizialmente alti a causa delle difficoltà vissute dagli agricoltori durante questi mesi di forte piovosità, sono poi scesi agli inizi di gennaio fino a raggiungere delle punte minime di 2,5/3 euro al kg all’ingrosso. Da metà gennaio in poi invece c’è stata una lieve ripresa, dovuta alle previsioni di una nuova ondata di freddo”. Il Radicchio Rosso di Treviso insieme al Variegato di Castelfranco si conferma come prodotto trainante anche nel mercato estero, in primis in Germania dove l’export cresce di anno in anno, ma anche in Russia ed altri paesi dell’est Europa quali Ungheria e Romania. Sempre più importante sta diventando anche l’export verso la Cina, in particolare rivolto alla ristorazione d’elite, un fenomeno nuovo e in espansione con il quale il mondo dell’agroalimentare di qualità si interfaccia con interesse.

“Dal 9 all’11 febbraio – conclude – il Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp sarà presente a Berlino a Fruit Logistica, la più grande fiera internazionale dell’ortofrutta, alla quale hanno accesso circa 1 milione di addetti ai lavori. Una partecipazione quest’anno molto più incisiva poichè affiancheremo al prestigio del Radicchio Rosso di Treviso e al Variegato di Castelfranco, i nostri “fratelli” del Veneto: il Radicchio di Chioggia e il Radicchio di Verona Igp che si distinguono per i loro importanti numeri. Miriamo così a sfondare in nuovi mercati”.

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