Spal
23 Ottobre 2022
L'allenatore conquista i suoi primi tre punti da allenatore ma predica calma e concentrazione per il futuro: "Alla squadra ho chiesto di non leggere i giornali domani, e di farlo forse per tutta la settimana"

Spal, De Rossi: “Perfezione non esiste. Testa bassa e non dobbiamo distrarci”

di Davide Soattin | 5 min

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La Spal torna a correre con la prima vittoria da allenatore di Daniele De Rossi. Nel pomeriggio degli oltre 8mila del Mazza, i biancazzurri superano con un 5 a 0 senza storie il Cosenza, grazie ai gol di Moncini, Dickmann (suo lo zampino nell’autorete di Panico), Maistro e Peda.

“È stata una partita molto buona – esordisce Ddr nel post partita – in cui ho rivisto un atteggiamento molto simile a quello delle altre gare, dove i ragazzi non sono mancati di impegno e intensità, ma non avevano avuto la stessa lucidità. Oggi abbiamo fatto le cose che volevamo fare. I gol di Moncini e Dickmann? Penso che se ti vai a prendere un po’ di fortuna, quella poi arriva sempre. Se stai nell’area avversaria, se tiri in porta, qualcosa di buono può succedere. I ragazzi sono stati bravissimi tutta la settimana, molto attenti e presenti con la testa e non solo con le gambe. Vederli felici è stato proprio bello”.

De Rossi aggiunge: “Questa squadra ha qualità, ha giocatori forti, bravi a far girar la palla e di personalità. Il mio lavoro è tirare fuori le doti di ognuno di loro e farle funzionare tutte insieme e, qualora ne avessero, cercare di coprire i difetti. Un allenatore bravo deve essere in grado di far suonare tutta l’orchestra insieme. Il Cosenza è una squadra che copre bene gli spazi e che è abile a ripartire, con grandi qualità. È un’ottima squadra e probabilmente il nostro primo gol col rimpallo gli ha tagliato le gambe, ma fino due ore fa erano sopra di noi in classifica. Stanno facendo un campionato di tutto rispetto. Ma oggi non c’è stata partita“.

Diversi i progressi in campo: “Ho visto un continuo miglioramento. Oggi sono nove giorni che sono a Ferrara e che sto chiedendo loro cose diverse da quelle dell’altro allenatore. E se ne arriverà un altro, gliene chiederà altre. Questo perché non c’è una chiave per poter vincere le partite, semmai ci sono punti di vista sul calcio. I miei glieli ho chiesti sin dal primo minuto e loro ogni giorno mi hanno dimostrato che ci mettono tutto per assorbirli. Giorno dopo giorno si migliora. Ovviamente mancano ancora tante partite, quindi testa bassa. Il risultato è bellissimo, ma è anche molto roboante e non dobbiamo distrarci“.

Da brividi il debutto al ‘Mazza’: “È stato emozionante in una giornata fantastica. Lo stadio è molto presente e la curva veramente calda con i suoi tifosi, che poi è quello che mi tiene in vita. Inizio a sentirmi uno di loro. Se loro sono così passionali, penso che tutto sarà più veloce. Il risultato con cui abbiamo vinto fa bene ai giocatori ma anche all’ambiente. Lo sento che si è creato entusiasmo, che ci si aspetta tanto da me e un risultato come questo aiuta. L’importante è che la squadra risponda“.

“Ai ragazzi – prosegue, raccontando come aveva stimolato la squadra in settimana – avevo detto che stavo iniziando ad annoiarmi a sentire la mia voce. Perché ci sono cose che si dicono nel calcio e altre che dovevano mettere loro perché sono solo loro ad averle. Ho detto di ricordare quella passione con cui si gioca da bambini, ho cercato di riportarli alle radici del calcio, di andare avanti e provare a fare gol. Poi ovvio che dietro c’è un’organizzazione tattica che deve essere importante. Oggi il risultato direbbe che sono stati perfetti, ma la perfezione non esiste. Però sono stati veramente tanto bravi”.

Ddr dispensa elogi a tutto il gruppo: “Ieri sembrava che Meccariello non riuscisse a giocare e lo voglio ringraziare perché è un esempio a livello professionale. Abbiamo tanti giocatori bravi. Arena e Varnier sono fortissimi, ma questi che stanno scendendo in campo stanno mettendo tutto: sono ragazzi incredibili. Alcuni di loro hanno tre anni in più di mia figlia, e quando li guardo e mi incavolo penso che posso essere il loro papà. Murgia? Era titolare alla Lazio, ha fatto un gol importante in Supercoppa Italiana, è un ragazzo apposto e si allena a mille all’ora. Io valuto quello che vedo, poi quello che è stato negli ultimi due anni sinceramente non mi interessa. Con me è perfetto a livello di spogliatoio e in campo. Ce ne sono altri come lui. Penso a Valzania, Zanellato, Maistro e a Proia, che si è fatto male per colpa mia, perché chiedo di spingere in allenamento e ogni tanto devo capire che loro non frenano perché vogliono accontentarmi. E poi ancora Prati ed Esposito, che penso oggi abbia dimostrato il motivo per cui mi sono innamorato di lui”.

“La vittoria di oggi la voglio dedicare a due giornalisti di Roma, Luca Valdiserri, Paola Di Caro e Andrea Di Caro, genitori e zio del ragazzo che qualche giorno fa ha perso la vita in una tragedia stradale. A loro va il mio forte abbraccio, anche se so che non c’è nulla che possa lenire il loro grande dolore” afferma De Rossi, prima di chiudere raccontando come celebrerà i primi tre punti conquistati alla guida della Spal.

“Da Roma – conclude – è venuta un carovana di amici e parenti per la prima in casa. Staremo insieme a cena in un ristorante segreto, che mi ha prenotato Joe. Stasera però sono i ragazzi che devono festeggiare. Non mi piace nemmeno andare sotto la curva, ma siccome era la prima volta penso fosse giusto ringraziare così i tifosi. Alla squadra ho chiesto di non leggere i giornali domani, e di farlo forse per tutta la settimana. So ciò che scrivete e non devono mai pensare che una persona sola possa cambiare una squadra”.

Soddisfatto per la vittoria Fabio Maistro, protagonista di giornata con una rete e una prestazione importante: “Col nuovo mister è cambiato che giochiamo tanto con la palla, non la buttiamo mai e troviamo tanti spazi. In campo mi trovo bene sia mezzala che sulla trequarti, ma in generale mi sto trovando bene col nuovo assetto perché tocco tanti palloni e ho tante occasioni i più. Il gol? All’inizio ci avevo mollato, poi ho visto che portiere e difensore facevano ‘mia mia, tua tua’ e mi son detto ‘aspetta un po’ che ci provo‘: per fortuna mi è andata bene“.

 

 

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