Riva del Po
28 Dicembre 2022
A rendere difficile la situazione è l'amore dei due per i 14 cani. Il sindaco di Riva del Po: "Ho chiamato anche due proprietari di case in vendita, ma non vogliono affittare"

La coppia di anziani che viveva in auto aveva già una casa dove andare

di Redazione | 3 min

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di Martin Miraglia

Il racconto di Natale che ha commosso l’Italia ha un prologo diverso da quanto ci si aspettava. Un prologo che nulla toglie alla generosità e nobiltà d’animo dei carabinieri e dell’albergatore che si sono presi cura di loro.

Per i due anziani trovati a passare in macchina la notte della vigilia di Natale era già disponibile un appartamento di edilizia popolare, ma il problema riguardava l’impossibilità da parte della coppia di accudire in quella potenziale nuova casa i loro numerosi cani, più di dieci di media taglia al momento affidati alle cure di un canile.

È quanto conferma il primo cittadino di Riva del Po – Comune del quale sono cittadini l’uomo 65enne e la donna 70enne protagonisti della vicenda- Andrea Zamboni, facendo luce su un caso che più che con le difficoltà economiche ha a che vedere con l’impossibilità almeno finora di trovare una sistemazione adeguata alle esigenze della coppia.

“Ci siamo attivati subito e l’appartamento – in una palazzina di una frazione di Riva del Po, ndr – è diventato disponibile tre giorni dopo lo sfratto esecutivo” della coppia, spiega Zamboni. Sfratto tra l’altro avvenuto ad inizio novembre non per morosità quanto piuttosto per la volontà del proprietario di rientrare in possesso della precedente abitazione, in mezza campagna e con spazi aperti, alla scadenza del contratto senza procedere a un ulteriore rinnovo.

L’appartamento è stato trovato infatti “nonostante i due signori siano titolari di una pensione, e quindi con il calcolo dell’Isee non ne avrebbero diritto secondo le regole dell’edilizia popolare dell’Emilia-Romagna”, continua Zamboni.

La coppia però, non potendo in quello spazio accudire i loro 14 animali da compagnia, “dopo due settimane di assegnazione della casa ha deciso di restituire le chiavi. Il regolamento Acer dispone che ne possa tenere due, ma questo è stato un fattore limitante perché la coppia non si voleva separare dai propri cuccioli”. Inoltre, la coppia “pensava di riuscire a recuperare un rapporto con i precedenti affittuari e di ritornare nella loro vecchia casa”.

Sebbene lì cominci la vita in macchina della coppia non si sono fermati gli sforzi, principalmente del sindaco, di cercare un’altra sistemazione – più grande, magari più periferica: “Personalmente”, spiega Zamboni, “ho contattato due proprietari che avrebbero potuto rappresentare una risposta per concludere questa situazione, ma entrambi si sono detto indisponibili. In entrambi i casi i proprietari hanno messo gli immobili sul mercato a scopo di vendita e non erano disposti a passare a un affitto, in questo senso non c’è stata apertura”.

E così la coppia ha vissuto per quasi un mese in auto, prima dell’intervento dei carabinieri e, successivamente, del ristoratore e albergatore in una gara di solidarietà natalizia avvenuta alla viglia di Natale.

I cani sono comunque presi in carico, “10 di loro sono stati affidati nel canile e sono ancora custoditi lì, e dei 14 originari alla signora ne sono rimasti due”.

“Per loro è ancora disponibile l’appartamento”, conclude Zamboni, “e proverò a continuare a convincerli di tornare nell’appartamento, anche se per farlo dovrebbero accettare una normale convivenza in un condominio, e lì è impossibile tenere 14 cani. Se cambia idea l’appartamento è disponibile domattina, in ogni caso vedremo ancora come gestire la situazione, anche perché i cani erano trattati e vivevano bene”. Sempre che nessuno si faccia avanti per affittare spazi più aperti.

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