È andata in scena a mezzogiorno, nell’aria antistante al duomo di Ferrara, l’esibizione del comando cittadino dei Vigili del Fuoco per festeggiare la ricorrenza di Santa Barbara, la santa protettrice del corpo. Per l’occasione, davanti a centinaia di cittadini che hanno assistito all’evento insieme a un nugolo di bambini, i Vigili del Fuoco si sono impegnati in un saggio professionale utilizzando una scala controventata che è stata poi scalata da uno dei pompieri.

La scala controventata, un tipo di scala a incastro utilizzata dai vigili del fuoco, ha il pregio di essere tenuta in piedi grazie a delle funi tenute in tensione da altri membri della squadra a terra, e di non necessitare quindi di nessun tipo di supporto già presente sul luogo dell’intervento.

Il saggio ha seguito la messa tenuta in un’ora da monsignor Massimo Manservigi, vicario generale dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, e dell’allocuzione del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Antonio Giovanni Marchese alla basilica di San Francesco in onore della ricorrenza.

Santa Barbara è stata infatti eletta come protettrice dei lavoratori a rischio di ‘morte imminente’ (quindi pompieri, ma anche architetti, minatori, ingegneri e via discorrendo) a causa della sua storia personale che, dopo la nascita nell’attuale Izmet (in Turchia) nel 273, fu costretta secondo la leggenda a vivere rinchiusa in una torre dal padre nel tentativo di farla convertire lontano dal cristianesimo per poi venire costretta a sfilare nuda per la città in un tentativo di umiliazione venendo però circondata da una nube che la protesse. Decapitata poi dal padre all’età di 33 anni, la leggenda narra di come egli stesso pochi istanti dopo l’uccisione di Barbara venne colpito e ucciso da un fulmine che lo colpì.

Solo negli ultimi 12 mesi i Vigili del Fuoco di Ferrara hanno effettuato 7408 interventi complessivi, dei quali 1337 per incendi ed esplosioni, 1265 soccorsi tecnici e salvataggi di varia natura, sono intervenuti in 483 incidenti stradali, in 157 casi per problemi causati dall’acqua e per 23 volte nei porti in aggiunta ai 3607 interventi ‘vari’, causati da problemi di apertura porte, falsi allarmi, o di interventi non più necessari al momento dell’arrivo dei soccorritori.