Cronaca
3 Dicembre 2022
Il giovane militava nella società calcistica della Codigorese, ma viveva da tempo a Ferrara. Il cordoglio del sindaco Zanardi: "Una tragedia, siamo vicini al dolore della famiglia"

Codigoro piange Stefano Garbellini, il giovane morto nell’incidente a Migliaro

di Redazione | 3 min

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Codigoro. Un’altra giovane vita spezzata, un’altro sportivo senza più futuro e un’altra comunità in lutto. A morire nell’incidente frontale di Migliaro è il 27enne codigorese Stefano Garbellini, anche lui come il 15enne Manuel Lorenzo Ntube militante in una squadra di calcio: uniti nella passione per lo sport e purtroppo da un tragico destino che ha voluto stroncare due giovani vite a distanza di poche ore una dall’altra.

Stefano faceva parte della Codigorese, la squadra del suo paese militante in 2^ Categoria, un paese che ora piange uno dei suoi giovani più talentuosi e in gamba e si stringe ai familiari, parenti e amici del ragazzo. Il 27enne aveva studiato all’istituto Guido Monaco di Pomposa e in seguito si era laureato all’Università di Ferrara in Scienze Geologiche per poi essere assunto in un’azienda del territorio.

Purtroppo ha trovato la morte lungo la provinciale 68 a Migliaro, proprio mentre tornava a Ferrara, dove risiedeva da tempo, da un allenamento di calcio con la Codigorese assieme ad altri due compagni della stessa squadra.

In queste ore colleghi e amici in lutto stanno lanciando messaggi e post sui social ricordando con tristezza e disperazione Stefano Garbellini.

Disperazione che sta attraversando l’intera comunità di Codigoro che ha visto Stefano crescere e diventare uomo, fino a vederlo trasferirsi a Ferrara per motivi di studio e poi di lavoro.

“Sono addolorata – commenta il sindaco Sabina Alice Zanardi – e ci stringiamo in queste ore al dolore della famiglia. Quando accadono queste tragedie mancano le parole. Stefano è cresciuto in paese e giocava da sempre con la Codigorese. E’ una grave perdita per tutti”. La stessa Zanardi ha poi aggiunto un ulteriore post sulla sua pagina Fb: “Sono quegli occhi buoni e quel sorriso aperto a non darmi pace. Erano i suoi 27 anni. Erano la sua voglia di vivere e di sorridere. Era la sua passione per questa vita a farmi tremare il cuore. I suoi amici lo definivano la macchietta del gruppo, il più ironico, il più buono, il più speciale. Il loro amico straordinario, il loro pezzo di cuore. Questo e tanto altro era Stefano Garbellini, “Garbe” per quegli amici che per primi ieri sera hanno provato a soccorrerlo. Quegli amici straziati dal dolore. Garbe, ragazzo straordinario, figlio e fratello adorato, geologo appassionato. Lui non c’è più. Garbe se ne è andato. Solo vuoto e lacrime. Non sembra più vita quaggiù. Mi stringo con tutto il cuore alla sua mamma, al suo papà, a sua sorella, a tutti i suoi cari e agli amici di sempre. Oggi Codigoro è in lutto, oggi piangiamo la morte di un ragazzo speciale, tragicamente strappato alla vita. Mi stringo alle famiglie di Tommaso Finessi e di Federico Di Maso, i due giovani che ieri, insieme a Stefano, si stavano dirigendo tranquillamente verso Ferrara e che ora si trovano in una stanza di terapia intensiva. Tutta la nostra comunità prega per voi ed è accanto ai vostri cari. Che la terra ti sia lieve caro Stefano, ti vogliamo bene, oggi e per sempre. Sei qui con noi. Ogni parola perde di senso, il dolore è troppo grande”.

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