Attualità
30 Novembre 2022
Hanno aderito anche Fondazione Estense e Fondazione Caricento con un contributo di 15mila euro a sostegno di enti del terzo settore, parrocchie, enti senza scopo di lucro della provincia di Ferrara

Fondo Accoglienza Ucraina: l’aiuto delle Fondazioni bancarie si estende al territorio ferrarese

di Redazione | 4 min

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Sostenere le spese emergenziali per interventi di accoglienza profughi in fuga dall’Ucraina. A questo è dedicato il Fondo Accoglienza Ucraina promosso da Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola che ad oggi, grazie a Fondazione Estense e Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, viene incrementato di 15mila euro e allargato alle organizzazioni con sede legale e operativa nella provincia di Ferrara, per un totale di 115.000 euro. Il fondo sarà gestito dal Csv Terre Estensi, che ha ideato e promosso l’iniziativa assieme alle Fondazioni nel Modenese e Ferrarese.

Possono aderire gli enti del terzo settore, le cooperative sociali, le parrocchie, le caritas e altri soggetti privati senza scopo di lucro, presentando la richiesta di contributo (con un tetto massimo di 5 mila euro) entro il prossimo dicembre 2022 per le attività di accoglienza, assistenza e integrazione svolte all’interno dei territori di competenza delle Fondazioni. I dettagli e la documentazione per l’adesione sono disponibili sui siti delle Fondazioni promotrici e del Csv (www.csvterrestensi.it).

“Dopo l’incubo della pandemia, ci siamo trovati di fronte ad una emergenza nuova ed inaspettata, che testimonia della fragilità dello scenario socio-economico che stiamo vivendo”, dichiara Raffaella Cavicchi, presidente Fondazione Caricento. “Riteniamo che, soprattutto in questi momenti, riuscire a fare sistema con tutte le forze e le competenze presenti attorno a noi sia una necessità e un dovere. Per questi motivi la Fondazione Cr Cento ha subito condiviso le importanti finalità di questa iniziativa, ritenendo che la collaborazione con le altre Fondazioni di origine bancaria che operano su territori limitrofi possa accrescere la forza di questo progetto, mentre la collaborazione con il Csv possa garantire la trasparenza necessaria oltre a massimizzarne i benefici”.

Dello stesso parere è anche l’avvocato Giovanni Polizzi, presidente di Fondazione Estense: “A fronte di emergenze di forte impatto sociale occorre dare risposte quanto più coordinate e concrete possibili, avendo cura di allocare le risorse nella maniera più efficiente. Le Fondazioni hanno quindi ritenuto che il Csv Terre Estensi fosse il soggetto istituzionale più adatto per gestire richieste che interessano aree vaste, ben oltre gli originari territori di competenza delle singole fondazioni bancarie.  Il Csv di Ferrara e Modena sarà quindi il collettore delle istanze di aiuto provenienti dai tanti enti del terzo settore, che si sono prontamente attivati sui nostri territori per accogliere persone e famiglie in fuga dalla guerra. L’obiettivo è quello di dare risposte ai bisogni in maniera organizzata e puntuale, assecondando le priorità e cercando nel contempo di massimizzare quanto più possibile le ricadute positive sulle nostre comunità”.

Dall’alloggio al fabbisogno alimentare, dai trasporti alle attività educative, culturali e sportive; dall’insegnamento della lingua italiana all’integrazione scolastica e al supporto sanitario e psicologico, ecco solo alcune delle attività che possono essere presentate alle Fondazioni tramite il Fondo Accoglienza Ucraina, per il sostegno di spese effettuate. A seguito di una valutazione delle richieste di contributo, entro il mese successivo, si procederà all’accreditamento dell’importo assegnato, fino ad esaurimento delle risorse disponibili sul Fondo.

“Sostenere chi si è da subito mobilitato per assistere i profughi in fuga dall’Ucraina attraverso una rete sempre più diffusa, in collaborazione con il Csv Terre Estensi, è la testimonianza del forte spirito di solidarietà e accoglienza che anima le nostre comunità – il commento del presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli – Unire le forze davanti a drammatiche emergenze umanitarie come questa è un atto necessario e fortemente voluto dalle Fondazioni bancarie che, con Acri, già da diversi anni fanno sistema per rispondere a urgenze su scala globale, come quella dell’assistenza ai migranti”.

Come già fatto durante la fase più acuta della pandemia, dove Fondazioni e Csv hanno unito le forze per supportare gli Enti del terzo settore impegnati sul campo attraverso l’offerta di una molteplicità di servizi e risorse, così anche in questa nuova emergenza legata alla guerra in Ucraina, le Fondazioni di Modena, Cassa di Risparmio di Mirandola e di Vignola, Fondazione Estense e Cassa di Risparmio di Cento hanno inteso collaborare con il Csv Terre Estensi per offrire un sostegno concreto a tutte quelle organizzazioni, che con generosità e impegno si stanno prendendo cura dei molti profughi arrivati sul nostro territorio, a testimonianza – se ancora ce ne fosse bisogno – del forte spirito di solidarietà e accoglienza che anima le nostre comunità. “Il mio auspicio è che questo fare sistema possa consolidarsi sempre di più”, conclude Alberto Caldana, presidente di Csv Terre Estensi. “E’ un’ulteriore occasione che conferma le Fondazioni di origine bancaria al centro di una pratica di sussidiarietà concreta e comunitaria, e dà un riconoscimento tangibile al ruolo importante che il volontariato, e più in generale il terzo settore, hanno giocato fin dai primi momenti nell’accoglienza dei profughi ucraini”

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