Salute
26 Novembre 2022
Sabato mattina la piscina Bacchelli ospiterà diverse attività dimostrative su come contrastare i sintimi della sindrome neurogenerativa

“Opportunità in movimento”, un incontro sul Parkinson

di Redazione | 3 min

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Foto di German Tenorio/Flickr/CC BY SA 2.0

Sabato 26 novembre, in occasione della 14ª edizione della Giornata nazionale del Parkinson, Ferrara ospiterà un incontro intitolato “Opportunità in movimento”.

L’iniziativa, curata dall’Associazione Parkinson & Caregiver, vedrà la partecipazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara e si terrà alla piscina Bacchelli, sabato dalle 9 alle 12. Si terranno dimostrazioni di attività motoria in palestra: breve esibizione di tango therapy, dimostrazione di teatro therapy, nuoto in piscina e Nordic walking.

La manifestazione è promossa dal Centro disordini del movimento dell’unità operativa di Neurologia dell’ospedale di Cona (diretta da Valeria Tugnoli), coordinato da Mariachiara Sensi.

Sebbene non esistano terapie in grado di prevenire o modificare l’andamento di questa malattia neurodegenerativa, sicuramente un corretto stile di vita (dieta, prevenzione dei fattori di rischio cardio e cerebrovascolare) e l’attività fisica rappresentano fattori importanti in grado di modificare positivamente l’andamento della patologia e la sopravvivenza. In particolare l’esercizio fisico viene considerato uno dei trattamenti con effetto protettivo in grado di rallentare la progressione della malattia. L’attività fisica è infatti in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita delle persone affette, agendo non solo a livello motorio (nel camminare, muoversi, nella postura e equilibrio e nella prevenzione e riduzione delle cadute) ma anche – a livello cognitivo – migliorando la plasticità cerebrale, l’attenzione, il pensiero, la memoria e l’apprendimento.

Il “Centro Disordini del Movimento” nasce oltre 25 anni fa dall’esigenza di rispondere in maniera multidisciplinare alle richieste dei pazienti affetti da patologie degenerative del sistema nervoso centrale, quali i parkinsonismi, la distonie e le coree.

Attualmente l’ambulatorio dedicato segue circa 400 pazienti l’anno, il 20% dei quali presenta un esordio giovanile, con circa 600 accessi annuali, e si avvale di diverse collaborazioni, in primis quella fisiatrica, ma anche deglutologica, cognitiva, psichiatrica, pneumologica e gastroenterologica, necessarie per gestire le diverse patologie in maniera ottimale. Oltre all’attività mirata alla diagnosi e terapia medica dei pazienti con disordini del movimento, il Servizio di Ferrara è uno dei tre Centri di III livello della Regione Emilia-Romagna autorizzato alle Terapie Avanzate (stimolazione cerebrale profonda o Deep Brain Stimulation e terapie infusionali con apomorfina o levodopa) per i pazienti affetti da malattia di Parkinson in fase complicata.

Proprio in questi giorni si sta lavorando in maniera condivisa con gli specialisti neurologi territoriali e con le figure del team multidisciplinare dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara per garantire alla persona affetta da malattia di Parkinson una precoce e corretta presa in carico, nel tentativo di creare un “Percorso Parkinson” che possa soddisfare le sempre più crescenti richieste su questa patologia che, facendo riferimento al recente “Piano Nazionale delle Cronicità”, rappresenta una delle emergenze terapeutiche più importanti da gestire nei prossimi decenni l’attenzione, il pensiero, la memoria e l’apprendimento.

Alla Giornata nazionale contro il Parkinson di sabato 26 novembre aderisce anche l’Azienda Usl di Ferrara che già da diversi anni ospita l’associazione “Gruppo Estense Parkinson Ferrara (GePa)”. L’Ausl ha infatti concesso all’Associazione un punto di ascolto all’interno di Cittadella S. Rocco, per permettere ai pazienti e ai famigliari, spesso care-giver del malato di parkinson, di avere un punto di riferimento di prossimità. Fra Azienda Usl e il Gruppo Estense Parkinson Ferrara esiste ormai una collaborazione storica. Tutti i servizi dell’Asl rivolti alla presa in carico dei pazienti non autosufficienti, inoltre, sono deputati anche all’assistenza dei pazienti con parkinson che è, anche questa, una malattia con ripercussioni invalidanti.

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