Chiusi i seggi e avviati gli scrutini, la vittoria della coalizione di destra sembra cosa fatta fin da subito.

All’una di notte, mentre scriviamo, la compagine guidata da Fratelli d’Italia e che include Lega, Forza Italia e Noi moderati, sembra attestarsi al 45-46% dei voti. Non la maggioranza dei voti, ma quanto basta, grazie ai meccanismi della legge elettorale, per garantirsi la maggioranza sia alla Camera che al Senato per la formazione del prossimo governo.

Fratelli d’Italia guadagna circa il 25-26% dei consensi, mentre è evidente il crollo della Lega, che sembra diretta sotto al 10%.

Nel centrosinistra – che si attesta al momento in cui scriviamo al 27% dei voti – il Pd delude e si attesta più o meno al 20%, mentre nessuno degli altri partiti della coalizione – Alleanza Verdi-Sinistra, +Europa e Impegno Civico – raggiunge il 5%.

Il Movimento 5 Stelle crolla dopo il clamoroso exploit del 2018, ma rimane comunque abbondantemente sopra il 10% e potrebbe arrivare anche oltre 15% secondo le proiezioni.

Italia Viva e Azione, il cosiddetto Terzo Polo, ovvero l’unione dei partiti di Matteo Renzi e Carlo Calenda, si aggira attorno al 7%.

Gli altri partiti in gara non sembrano in grado di superare la soglia del 3%.