Attualità
5 Settembre 2022
L'intervento del vescovo a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico: "È impegno di tutti, genitori e politici, insegnanti e alunni fare in modo che questo cammino continui e ogni anno segni un ulteriore passo importante"

Scuola, l’augurio di Perego agli studenti: “Solo un lavoro educativo condiviso sarà efficace”

di Redazione | 3 min

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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a scuola

Nei giorni scorsi, presso l’Istituto Tecnico Economico “Vittorio Bachelet” di Ferrara, si è svolto un incontro formativo organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle dogane di Ferrara

di Gian Carlo Perego*

Inizia la scuola. All’augurio ai docenti, agli alunni e a tutto il personale impiegato, aggiungo alcune considerazioni. È un anno che comincia tra tante incertezze: la paura del ritorno della pandemia con le conseguenze nelle attività didattiche, i trasferimenti degli insegnanti, le difficoltà economiche delle famiglie, le elezioni politiche… C’è, però, una certezza: la fondamentale importanza della scuola nella nostra vita personale e comunitaria.

Senza, l’educazione delle famiglie perde uno strumento sussidiario fondamentale, la società s’impoverisce, non c’è futuro per un Paese. Per questo la nostra Costituzione – nata dalla convergenza di uomini e donne di diverso orientamento politico – le dedica tre articoli: l’art. 3 nei Principi fondamentali, dove la scuola è riconosciuta come strumento basilare per il pieno sviluppo della persona umana; e gli articoli 33 e 34 nel titolo secondo (dedicato ai rapporti etico sociali), dove si afferma la libertà di insegnamento nelle statali e paritarie e che la scuola è aperta a tutti, nessuno escluso. Il cammino della nostra Repubblica nel rendere effettivi questi articoli è stato lungo e non tutto è stato di fatto completato, ma chiara è la strada da percorrere.

È impegno di tutti, genitori e politici, insegnanti e alunni fare in modo che questo cammino continui e ogni anno segni un ulteriore passo importante. Molte sono state le riforme compiute. Una delle più importanti è stata la partecipazione alla vita della scuola da parte delle famiglie e l’autonomia scolastica, ma molto rimane ancora da fare.

Penso al ritorno della partecipazione dei genitori alla vita scolastica, all’impegno nella sicurezza degli edifici, all’inserimento e accompagnamento degli studenti provenienti da uno dei 190 Paesi del mondo presenti in Italia (sono quasi 900.000 in Italia e quasi 6.000 a Ferrara), all’assistenza educativa ai diversamente abili, alla lotta contro l’abbandono scolastico (particolarmente alto in alcune parti del territorio provinciale), alle pari opportunità in termini economici per i genitori che scelgono per i loro figli la formazione in istituti paritari, al rischio di chiusura di molte scuole nelle frazioni dei Comuni ferraresi – chiusure che indeboliscono ulteriormente il tessuto umano oltre che urbano -, agli universitari che faticano a trovare non solo alloggio, ma un riferimento lontano da casa e che poi lasciano la nostra città, a causa delle poche opportunità che vengono loro offerte.

Sono passi ancora da compiere insieme, per rendere sempre più la scuola un ‘faro’ per guidare le giovani generazioni. Inizia la scuola. Desidero accompagnare i genitori, gli insegnanti e gli alunni con un pensiero di stima per il loro compito e impegno educativo, non privo di fatiche. Sono stato insegnante per almeno vent’anni e condivido con voi la passione, ma anche l’urgenza educativa. Sono troppi i segnali che spostano una supposta educazione sui social o che fanno diventare maestro chi in realtà non lo è. Impegniamoci nella scuola, perché sia ancora uno dei punti fermi fondamentali sul piano educativo, per tutti, nessuno escluso, e dove gli insegnanti siano i veri maestri.

Nella nostra città abbiamo il dono della presenza di molte scuole dell’obbligo e anche dell’Università da diversi secoli: valorizziamo e difendiamo questi luoghi come uno dei tesori più importanti del nostro vivere comune, della nostra Ferrara. Impegniamoci anche a fare in modo che le scuole non siano isole, ma legate agli altri luoghi di educazione: oltre la famiglia, la parrocchia e l’unità pastorale, l’Arcidiocesi – che ha a cuore anche l’insegnamento della religione -, il mondo associativo e del volontariato, le istituzioni. Solo un lavoro educativo condiviso sarà efficace. Il Signore ci accompagni in questo nuovo anno scolastico e accademico con l’abbondanza delle sue grazie.

*Arcivescovo di Ferrara-Comacchio

 

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