Cronaca
14 Agosto 2022
Ennesimo episodio di violenza in via Arginone. I sindacati ancora una volta reclamano tutela per il personale: "Prima che accada l'irreparabile"

Aggressività in carcere, detenuto devasta la guardiola

di Redazione | 2 min

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Nel primo pomeriggio di giovedì, un detenuto di origine nordafricana avrebbe completamente devastato la guardiola agenti del reparto di appartenenza nel carcere di Ferrara.

Il detenuto, appena rientrato dal video colloquio con i propri familiari, si sarebbe scagliato furiosamente contro le vetrate della guardiola, frantumandole, con l’aiuto di sgabelli e bastoni rudimentali. L’agente in servizio, capendo la drammatica situazione, sarebbe riuscito a uscire dalla guardiola e a bloccarne tempestivamente la porta, impedendo di fatto un tragico epilogo.

Riportata la situazione sotto controllo, si è potuto constatare l’entità dei danni che il detenuto avrebbe causato durante la sua furia. Il box agenti sembrerebbe momentaneamente inagibile, a causa dei vari detriti e dell’utilizzo improprio dell’estintore in dotazione e, solo grazie alla grande professionalità del personale intervenuto, si è riusciti a fare in modo che nessuno si sia fatto male.

L’ennesimo episodio di violenza in carcere è stato denunciato dai sindacati di categoria Osapp, Sinappe e Fns Cisl, che da tempo segnalano le difficoltà di gestione di “molti detenuti riottosi che, col passare del tempo, acquistano sempre di più
consapevolezza dell’immobilità dell’Amministrazione Penitenziaria di fronte a questi eventi e ne approfittano per distruggere e manifestare ostilità alle regole”.

“Nonostante il grave episodio di giovedì pomeriggio – riferiscono i sindacati – sembrerebbe che il detenuto sia rimasto indisturbato nel proprio reparto, causando, anche nel giorno successivo, non poche problematiche di gestione. Il clima di impunità che si respira nell’istituto estense è elevatissimo, causando malessere nella popolazione detenuta che cerca di espiare la propria pena serenamente, ma soprattutto tra gli operatori penitenziari, sempre più sfiduciati e inermi di fronte ai molteplici eventi critici, in assenza di chiare linee guida e protocolli d’intervento. Queste organizzazioni sindacali, ancora una volta, sono a reclamare tutela per il personale operante nelle strutture detentive, prima che accada l’irreparabile”.

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