di Giada Magnani

Argenta. Si farà: il nuovo ponte che taglia a metà la località di La Fiorana, si farà. “Entro fine anno – spiega il vicesindaco nonché assessore ai lavori pubblici Sauro Borea – aprirà il cantiere”.

Un cantiere atteso, attesissimo che metterà in sicurezza la struttura che attraversa il canale di bonifiche “Fossa”. E che, a due passi dall’omonima idrovora, dotata tra l’altro di una delle poche ciminiere di importante rilevanza nell’ambito degli edifici di archeologia industriale ancora in essere, versa in una situazione di pericolo.

Questo da quando, anni fa, un’auto uscita di strada, ha divelto le barriere di protezione rimanendo fortunatamente sospesa nel vuoto, a pelo d’acqua. Ma al di là dell’abbattimento dei parapetti laterali, il danno ha peggiorato uno stato delle cose già compromessa, legata alla stabilità del manufatto.

“Il progetto – aggiunge Borea – è già stato approvato e le risorse necessarie, 125.000 euro, sono già state stanziate a bilancio tramite l’avanzo di amministrazione”.

Il costo iniziale di circa 90.000 euro è lievitato per ottemperare ad un vincolo posto dalla sovrintendenza ai beni storici, che interessa anche l’annesso bacino idrico e la conservazione delle sue caratteristiche. Tra l’altro i fondi messi a disposizione comprendono una quota assicurativa di risarcimento danni che si aggira intorno ai 35.000 euro.

I lavori in questione prevedono il recupero funzionale di una importante infrastruttura che interagisce con le vie Oca Campazzo, Oca Pisana e Argine circondario Pioppa, che rappresentano le arterie principali che, tra Bando e Filo, sono percorse da mezzi agricoli e pesanti carichi di raccolti o di legname destinato alla centrale a biomasse.

Intanto in zona, sempre in ambito viario la provincia di Ferrara metterà mano ad un tratto di due chilometri della via Argine Marino (la SP48)
che collega Argenta con Bando, ora ridotta ad una sorta di colabrodo, e montagne russe. Nonostante i vari e precedenti interventi di consolidamento e rifacimento del manto bituminato, ha bisogno di una radicale opera di manutenzione straordinaria per sistemare buche, avvallamenti, smottamenti e cedimenti dell’asfalto che mettono seriamente a rischio la circolazione.

Causa frane della banchina, con una ordinanza sono infine istituiti, sino al 31 dicembre 22, i divieti di transito per mezzi con portata superiore a 3,5 tonnellate nelle vie: Argine Pioppa, Argine Circondariale, Giuliana, Val Gramigne, Campello, Mezzano, Isonzo, Terranova, Mantello, Rosolo, Lodigiana, Risarola, Cà Bovi, del Cippo, Beccaria, Rinascita.