Politica
2 Luglio 2022
Il titolare del dell’Istruzione incontra il direttore musicale del Don Giovanni, che sostiene il suo appello

Il ministro Bianchi lancia la proposta: “La musica in tutte le scuole”

di Redazione | 3 min

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“La musica in tutte le scuole, la musica per tutti”. È la proposta che Patrizio Bianchi lancia da dietro le quinte del Teatro Comunale di Ferrara.

Il ministro dell’Istruzione ha assistito alla prima del Don Giovanni, interpretato da un cast scelto da Leone Magiera, direttore musicale della produzione ferrarese e noto scopritore di talenti del bel canto.

Il ministro ha voluto incontrare a fine spettacolo il maestro, ringraziandolo per l’operazione compiuta. Per il ministro “è stato un Don Giovanni bellissimo, che ha riscoperto l’essenzialità di Mozart, la capacità e la straordinaria modernità del testo di Da Ponte, ma soprattutto la freschezza che questi giovani professionisti del canto sono riusciti a offrire, ricordandoci il bisogno assoluto di musica che abbiamo tutti noi”.

E dal palco dell’Abbado ha lanciato il suo appello e personale obiettivo come ministro dell’istruzione: “La musica in tutte le scuole, la musica per tutti”.

Ad accogliere il ministro era presente l’assessore Marco Gulinelli che si è detto “orgoglioso che Ferrara ospiti opere di questo valore”. “Il percorso avviato – ha aggiunto, che sta portando a realizzare ed esportare proprie produzioni artistiche, è la strada su cui investire sempre più, che sta facendo conoscere ad altri territori e ad altri Paesi la qualità che Ferrara è in grado di esprimere”.

“Le parole del ministro Bianchi – ha detto Magiera – sono musica per le nostre orecchie. E’ da tempo immemorabile che un importante uomo politico non s’interessa in modo così esplicito e concreto alla musica. Lo ringrazio per l’attenzione che ha rivolto al nostro Don Giovanni e in particolare ai giovani e bravissimi artisti che abbiamo accompagnato al debutto”.

Per il direttore musicale “il lavoro svolto insieme ha permesso di far emergere, alla prima dell’opera mozartiana, le loro doti artistiche e vocali di altissimo livello. Sostengo l’appello del Ministro e aggiungo che è ormai indispensabile rivedere le politiche di formazione e di avvio alla professione dei giovani artisti che spesso faticano a trovare occasioni di crescita professionale. Dobbiamo mettere i talenti nella condizione di poter emergere. Al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara ci prefiggiamo questo”. E aggiunge: “Nell’anno in cui il Canto Lirico Italiano è stato candidato a patrimonio immateriale dell’umanità (Unesco) speriamo questa esperienza possa essere un caso virtuoso a cui ispirarsi”.

“E’ stato uno spettacolo che ha premiato la nostra apertura alle scuole e ai ragazzi, ne abbiamo tanti nel pubblico delle due anteprime e alla Prima. Il cast così giovane e brillante si è riflettuto nelle note e nell’esecuzione e ha attratto anche i giovani alla lirica” ha concluso il direttore artistico del teatro Marcello Corvino.

“Il magnifico esito della prima del Don Giovanni di Mozart – ha aggiunto il direttore del Comunale, Moni Ovadia – non ha celebrato solo il successo di una rappresentazione del capolavoro del genio di Salisburgo, ma ha dato la prova del valore di un’alleanza fra generazioni artistiche. Un cast di giovanissimi e giovani talenti scelti e preparati dal grande maestro Leone Magiera, diretti dal magnifico Daniel Smith, un direttore con una speciale sensibilità per la musica di Mozart, nel quadro della poetica regia di Adrian Schvarzstein, hanno mostrato un cammino per il futuro dell’opera come un’arte che rinnova il suo incanto con la possibilità di avvicinare anche un pubblico delle ultime generazioni”.

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