Attualità
2 Luglio 2022
Dall'incontro col primo cittadino, i rappresentanti del comitato Save The Park dicono di non aver ricevuto nessuna rassicurazione sulla tutela di ambiente e animali

Springsteen al parco Urbano. Gli ambientalisti ‘sbugiardano’ il sindaco Fabbri

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Al via i lavori del nuovo asilo nido a Quartesana

Posata la prima pietra del futuro asilo nido di Quartesana. Si tratta di un nuovo spazio nella frazione di Ferrara, in via Tono Zancanaro, che sarà dedicato all'educazione e alla cura della prima infanzia

È una versione che fa a pugni con quella del sindaco Alan Fabbri, quella del comitato Save The Park, all’indomani dell’incontro tra il primo cittadino e gli ambientalisti sull’utilizzo del parco Urbano per il concerto di Bruce Springsteen di maggio 2023, che “non ha per niente rassicurato i presenti in merito agli aspetti di tutela per ambiente e animali, ma ha oltremodo rafforzato dubbi sostanziali sulla loro salvaguardia“.

“Fabbri – spiegano gli attivisti – assicura che tutto è ancora al vaglio della task force degli esperti come l’approfondimento della valutazione di impatto ambientale, e pertanto le domande rimangono senza risposte esaustive, se non per quanto concerne il potenziamento del servizio ambiente per i rifiuti, l’incentivazione della mobilità sostenibile e la garanzia che il parco non verrà usato da parcheggio. Anche per questo, e per motivi di sicurezza, apprendiamo che tutti i varchi di accesso al parco Urbano saranno chiusi alcuni giorni prima“.

Una serie di “vuoti tangibili riempiti da parole a sostegno delle garanzie di tutela, di rispetto delle normative, di progetti sostenibili ma al momento non abbiamo potuto constatare nulla di concreto”. “L’unica novità eclatante, è stata che, se la richiesta dello spostamento di location non è assolutamente valutabile per il sindaco, viene – aggiungono – altresì preso in considerazione lo spostamento della fauna selvatica dal parco“.

“L’assessore alla tutela dell’Ambiente e degli Animali Balboni – attaccano – parla dell’elaborazione di un progetto che si pone l’obiettivo di evitare le nidificazioni del prossimo anno a ridosso del concerto. Oltre allo sgomento dei presenti, per i quali definire grottesco questo progetto è dir poco, il tutto è rimasto in formato machiavellico in quanto l’assessore stesso non lo ha saputo o voluto spiegare, invitando poi i presenti ad una riflessione più ampia sulle vere emergenze, in primis la siccità”.

“Proprio da questo spunto vogliamo ribadire che non si può essere ambientalisti e animalisti a corrente alternata: il tema è serio e concreto e non nasce da ‘posizioni politiche, ideologiche, ideologizzate o preconcette’ perché oltre a tutte le criticità esposte, il protrarsi dello stato di siccità andrebbe ad aggravare ulteriormente il tutto, creando danni esponenziali al cotico erboso”.

Così facendo, gli ambientalisti sottolineano l’ostinazione dell’amministrazione che “con questa chiusura totale vuole andare avanti ad ogni costo, in senso letterale, pensando all’indotto e al lustro nel breve termine e credendo che un task force di ramazze possa cancellare nel giro di breve il danno prodotto che non si limita ai rifiuti a terra”.

“È un peccato per Ferrara – aggiungono – perdere l’occasione di una maxi arena stabile per concerti, che in luoghi più idonei, come l’aerea del volo a vela, scartata invece a priori per motivi a nostro avviso discutibili, avrebbe potuto portare maggior capienza, maggiori introiti, meno problemi di logistica, di viabilità e traffico, superando le mere criticità a costi sicuramente inferiori. Dall’annuncio del concerto di gennaio 2020 ad arrivare ad oggi sarebbe quasi pronta”.

Il comitato non si dà per vinto e proseguirà la propria battaglia: “Continueremo a rimanere contrari alla scelta della location auspicando comunque per una sede alternativa e vigileremo sulle garanzie promesse di un “evento sostenibile”, andando a fondo soprattutto sul grottesco progetto di spostamento della fauna selvatica dal proprio habitat, insieme a esperti e legali in materia di tutela ambientale che spontaneamente hanno deciso di aderire, offrendo la loro esperienza messa in campo in situazioni come queste”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com