Economia e Lavoro
2 Luglio 2022
Alla fine del rapporto biennale 2020-2021 l'Alleanza Cooperative Italiane ha dimostrato di avere un ruolo centrale

L’Emilia-Romagna è una ‘Coop Valley’

di Redazione | 3 min

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“Il rapporto biennale 2020-2021 dimostra ancora una volta il ruolo centrale della cooperazione in questa regione, dove le cooperative esprimono il 13,5% degli addetti totali, facendo così dell’Emilia-Romagna la prima regione d’Italia a vocazione cooperativa sotto il profilo dell’occupazione. Inoltre, dal Rapporto emerge che quasi il 30% del fatturato cooperativo italiano viene sviluppato dalle imprese emiliano-romagnole, così come che il 13% del Pil regionale è di matrice cooperativa. Ovviamente, ci sono preoccupazioni per quanto riguarda i costi dell’energia e delle materie prime, ma la cooperazione ha dimostrato di saper essere resiliente nelle situazioni più complesse e difficili”.

Lo sottolinea Francesco Milza, presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna, intervenuto questa mattina alla conferenza regionale della cooperazione dal titolo “Il ruolo della cooperazione nello sviluppo di una società più sostenibile e inclusiva in Emilia-Romagna”, iniziativa promossa dalla Consulta per la cooperazione in occasione della Giornata Internazionale delle Cooperative indetta dall’Onu per sabato 2 luglio.

“L’organizzazione di questa Giornata – aggiunge Milza – è frutto della proficua collaborazione tra la Regione e le centrali cooperative, in particolare con l’assessorato allo Sviluppo economico guidato da Vincenzo Colla. L’Emilia-Romagna è la culla della cooperazione, una vera e propria ‘Coop Valley’ con un patrimonio che va tutelato, valorizzato e tramandato alle giovani generazioni sempre più sensibili e attente ai nostri stessi principi. Serve uno sforzo congiunto di Istituzioni e sistema cooperativo per una grande opera di promozione di questo modello di impresa che fa parte del Dna della nostra regione”.

“La Giornata Internazionale delle Cooperative, che quest’anno ha come titolo ‘Ricostruire meglio insieme’, riafferma la centralità di valori quali mutualità, solidarietà, condivisione e partecipazione per promuovere una società più giusta, equa e inclusiva – aggiunge Giovanni Monti, co-presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna -. Nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto con la Regione, siamo impegnati a promuovere questo modello di impresa che mette al centro l’uomo: dalla promozione delle comunità energetiche costituite in forma cooperativa, anche a seguito dell’approvazione della legge regionale, all’interlocuzione in corso con l’Assemblea legislativa per la discussione del provvedimento sulla promozione delle cooperative di comunità, fino alla richiesta di attivare un tavolo dedicato alla valorizzazione del lavoro sociale e all’impegno per la promozione di una logistica semplice, sostenibile e sicura, alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione ambientale e territoriale e al tema delle risorse idriche che va affrontato con urgenza”.

“Sono quattro le aree che ci vedranno impegnati insieme alla Regione nel biennio 2022-2023 per continuare a promuovere e rendere sempre più attuale il modello cooperativo – afferma Massimo Mota, co-presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna -: innovazione e digitalizzazione delle imprese, transizione ecologica ed energetica dei processi produttivi, innovazione sociale e cooperative di comunità, competenze e governance per una rinnovata democrazia economica. Si tratta di quattro sfide imprescindibili e non rimandabili, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo; quattro percorsi lungo i quali le nostre imprese ci chiedono di essere accompagnate con tempi e risorse adeguate, così da raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu senza che nessuno sia lasciato indietro”.

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