Dopo l’intervento del professore Romeo Farinella di Unife, ospitato dal nostro giornale, non tarda ad arrivare la replica del sindaco Alan Fabbri, che risponde spiegando il motivo per cui sono state scelte le piazze e i luoghi storici cittadini per gli eventi estivi, come il Ferrara Summer Festival.
Ho sempre creduto – spiega il primo cittadino – che le nostre bellezze non fossero valorizzate abbastanza, e infatti durante il periodo Covid, studiando un protocollo unico in Italia, abbiamo potuto far vedere al mondo la nostra città. Per noi è stato come creare una vetrina straordinaria: quelle foto sono balzate di agenzia in agenzia, fino a raggiungere le più importanti, e che oggi consentono di avere nomi che per oltre 10 anni (e anche di più) non sono passati da qui”.
Fabbri spiega meglio: “Sembra incredibile ma le agenzie non sapevano che Ferrara avesse una piazza del genere. Alcuni manager son accorsi di persona a seguire i concerti, per vivere appunto un’esperienza unica. Condividerà con me che uno stadio, un ippodromo un motovelodromo, non può essere lo stesso. Ma vengo anche a questioni più concrete: alcuni artisti di fama internazionale si esibiscono unicamente in piazze ed in cornici di valore storico. Oppure preferiscono, tra più città candidate ad ospitarli, quelle che offrono la cornice più suggestiva. È stato il nostro caso in più occasioni, infatti questo ci ha permesso di sottrarre spettacoli importantissimi ad altre città”.
“Secondo me – aggiunge – il centro è bello se vissuto, anche quando è trasformato con strutture temporanee, di volta in volta, in base ai vari eventi. Tutte le foto, i video, le storie, i reels o qualsiasi altro materiale di diffusione diventano unici. Collocano quella piazza in un preciso momento storico, e chi vi ha partecipato potrà, oltre a rivivere almeno in parte quelle stesse emozioni, condividerle anche con amici sparsi per il mondo. Rappresentano un veicolo di promozione turistico fondamentale, ma soprattutto gratuito. Come stampare milioni di manifesti per il mondo. Basti solo pensare ad un’artista come Zucchero che rilancia sui propri social la foto scattata dal palco di Piazza Trento e Trieste. Poi una questione puramente economica e piuttosto scontata: le attività di ogni settore hanno subìto per due anni il peso delle restrizioni Covid. Gli eventi sono un modo per sostenere anche molti esercenti del centro storico che sono riusciti con coraggio a non abbassare la saracinesca”.
“Gentile prof. – conclude Fabbri, rivolgendosi a Farinella – la ringrazio per aver detto la sua, perché continuerò a credere che il confronto sia un modo per migliorare e crescere. Al tempo stesso le dico che politica e tecnica non sempre vanno di pari passo. Occorre conoscere molte dinamiche che non sono scritte sui libri, che non si apprendono da una scrivania. Per amministrare una città serve tanta esperienza, parlare con i cittadini in strada, ed è necessario che si conoscano a 360° i temi che lei pone, prima di avventurarsi in una lettera come la sua”.