Martedì 29 maggio 2012, alle ore 9.00, ci fu la seconda scossa pesante di terremoto che colpì gravemente anche Ferrara. Impossibile per ognuno di noi dimenticare la paura, i pensieri, i danni ed il senso di totale impotenza di fronte a quell’evento.
Alcuni numeri: 100 scuole, 57 chiese / edifici di culto, 10 strutture sanitarie, 500 attività economiche e oltre 2000 abitanti coinvolti nella ricostruzione.
Le priorità di intervento sono state il ripristino di abitazioni, scuole, capannoni e fabbriche pesantemente danneggiati, l’urgenza di non abbandonare gli abitanti colpiti, favorire le ristrutturazioni ed evitare che le tendopoli diventassero permanenti, curare i municipi, i beni culturali e le strutture sanitarie.
La maggior parte del lavoro è stato fatto, anche se alcune parti mancano all’appello: basti pensare alla chiusura della nostra Cattedrale.
Pensiamo che organizzare una sobria cerimonia, nei giardini dedicati al sisma, sarebbe un modo decoroso di ricordare la sofferenza di noi cittadini ferraresi e lo sforzo fatto per far rinascere la città. Sicuramente sarebbe un atto di grande sensibilità verso gli abitanti e di saggezza politica.
Una tragedia del genere può capitare ad ogni amministrazione in qualsiasi momento, ed avere una comunità che ha fatto memoria ed è pronta a reagire unita è fondamentale.
Ferrara Bene Comune