Economia e Lavoro
29 Maggio 2022
Pochi centesimi al produttore diventano euro per i consumatori: "Si rischia la distruzione dei raccolti nel Basso Ferrarese"

Prezzo carote, i produttori ferraresi denunciano il sottocosto: “Applicare decreto pratiche sleali”

di Redazione | 2 min

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Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

Ferrara vanta diversi primati in campo agricolo e alimentare, tra i quali quello di capitale della carota, potendo contare su superfici consistenti e una filiera di produzione molto professionale e capace, essendo la prima provincia in Italia per ettari coltivati e produzione (2.285 ettari nel 2021 secondo i dati Istat con una produzione di 1.261.320 quintali).

Tuttavia i nostri produttori ciclicamente si trovano a fare i conti con un mercato estremamente volatile, e in un contesto come quello attuale dove i costi di produzione sono aumentati notevolmente, il prezzo in campagna è troppo basso per continuare la raccolta, con diverse aziende che stanno pensando alla distruzione del raccolto.

Un vero scandalo, secondo Codliretti Ferrara, con prodotti di qualità che sono commercializzati in Italia ed Europa per le loro caratteristiche peculiari di dolcezza.

A 10 centesimi al kg (ma si parla anche di prezzi inferiori, fino a 7 centesimi) non è possibile rientrare dei costi necessari per la coltivazione, eppure ai consumatori, anche a quelli vicini alle zone di produzione, comprare un kilo di carote costa mediamente non meno di 1,10/1,30 euro, con punte anche di 2 e più euro.

“Stiamo valutando la situazione – commenta il direttore di Coldiretti Ferrara, Alessandro Visotti – per verificare la possibile applicazione delle norme contro le pratiche sleali, tra le quali rientra anche un prezzo al produttore inferiore ai costi di produzione. Sosterremo quindi insieme ai produttori l’azione avanti all’organismo competente, ovvero Icqrf, che se riscontrerà la fondatezza della denuncia avvierà una istruttoria e conseguente irrogazione delle sanzioni previste dal decreto 198/2021 o nel frattempo il ripristino di condizioni di un prezzo di mercato adeguato. Siamo determinati – conclude Visotti – e non lasceremo cadere nel nulla questa situazione”.

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