Comacchio. Legambiente ha avuto notizia che nel centro storico di Comacchio verrà utilizzato il “Glifosato” come diserbante e non risparmia le critiche.
“Erano diversi anni – spiegano dall’associazione ambientalista – che era stato cancellato a Comacchio l’uso dell’erbicida più venduto al mondo. Ora lungo le rive dei canali, sui gradini degli 11 ponti, ai margini del ciottolato, ritornerà il colore giallo testimone dell’uso del diserbante e segno di un inquinamento chimico nella città sede del Parco e sito dell’Unesco. Legambiente è contraria all’utilizzo di tale composizione chimica perché inquina le acque dei canali e la vaporizzazione porta goccioline di veleno ad espandersi nei dintorni. Passanti, finestre aperte per il caldo possono ricevere le folate di diserbante a loro insaputa”.
Per gestire il verde pubblico e privato Legambiente ribadisce che “non è consigliato se teniamo alla salute dei cittadini e degli animali d’affezione. Intendiamo salvaguardare anche la salute degli operatori ecologici”. E rammenta che “gli studi segnalano un possibile aumento del rischio di sviluppare i Linfomi non-Hodgkin tra gli operatori e tra gli agricoltori che ne fanno uso. Il glifosato è un erbicida diffuso in tutto il mondo, molti paesi hanno deciso di ridurre o cancellarne l’uso. La Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha inserito questo erbicida nella categoria dei “probabili cancerogeni”. Il decreto del Ministero della Salute dice per precauzione: “non si potrà più usare nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali parchi, giardini, campi sportivi, zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree interne a complessi scolastici e strutture sanitarie”.”
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