Comacchio
25 Maggio 2022
Erano destinati al mercato di Lido delle Nazioni. Fermato uno straniero già colpito da ordine di espulsione

La Finanza insegue e ferma un’auto, trovati 300 capi d’abbigliamento contraffatti

di Redazione | 2 min

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Lido delle Nazioni. I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, in concomitanza con lo svolgimento del mercato stagionale di Lido delle Nazioni della scorsa domenica, hanno sequestrato circa 300 capi di abbigliamento contraffatti.

Su una delle vie principali di Lido Nazioni, le Fiamme Gialle della Tenenza di Comacchio hanno intercettato una autovettura condotta da un cittadino extracomunitario. Alla vista della pattuglia, il venditore abusivo ha cercato di fuggire abbandonando, dopo un breve inseguimento, l’autovettura e il carico, in una strada a fondo chiuso. Ma il fuggitivo è stato subito rintracciato a poche decine di metri più in là mentre era al telefono visibilmente agitato. Appena raggiunto, l’uomo ha cominciato a dimenarsi, ma il tentativo è andato a vuoto.

Il fermato è un senegalese di mezza età, da poco domiciliato a Comacchio, già denunciato per la vendita di prodotti con segni distintivi falsi in altre province italiane. Peraltro nei suoi confronti pende ancora un ordine del questore di Ferrara, risalente al 2018, relativo al decreto di espulsione emesso del prefetto del
capoluogo estense.

Al termine del controllo il senegalese è stato denunciato per detenzione e commercio di prodotti contraffatti, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L’intera merce, costituita da capi e accessori d’abbigliamento contraffatti di rinomati marchi nazionali e internazionali, è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Da inizio marzo sui lidi comacchiesi, sono quattro i sequestri di capi di abbigliamento e accessori effettuati a testimonianza della costante attenzione al fenomeno. Le operazioni anticontraffazione svolte dalle Fiamme gialle comacchiesi si inseriscono nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio per contrastare la produzione e la commercializzazione del falso che, oltre a danneggiare l’economia legale, si accompagna a una pluralità di condotte illecite, che vanno dal lavoro nero e irregolare, all’immigrazione clandestina, all’evasione fiscale, al riciclaggio, al commercio abusivo, tutti fenomeni che favoriscono l’ingerenza della criminalità.

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