Argenta
24 Maggio 2022
La solenne cerimonia presso il cimitero comunale di Argenta

Commemorato il 56° anniversario della morte del finanziere Bruno Bolognesi

di Redazione | 3 min

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Argenta. Nella mattinata del 23 maggio, presso il Cimitero Comunale di Argenta, si è tenuta la cerimonia di commemorazione del 56° anniversario della morte del finanziere Bruno Bolognesi, al quale in data 6 ottobre 1996 è stata intitolata una via nel centro di Argenta e successivamente l’8 ottobre 2015 la nuova Caserma sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara.

Sono intervenuti Marisa Bolognesi, sorella del militare deceduto, accompagnata dal coniuge Giovanni, altri parenti, nonchè il vice sindaco di Argenta, Sauro Borea, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara, colonnello Cosimo D’Elia, il comandante della Tenenza di Comacchio, Massimiliano Massani, il vicepresidente nazionale vicario dell’Anfi, Mauro Santonastaso. Il labaro era scortato dal vice presidente della Sezione Anfi di Ferrara, Roberto Villa e da Peppino Nardone tra l’altro compagno di corso Allievi finanzieri del caduto tenutosi presso la prestigiosa Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo nell’ormai lontano 1961.

Ispiratore e regista della breve ma commovente commemorazione il presidente della Sezione Anfi di Ferrara, Giovanni Pasqualini, il quale ha rievocato i tratti salienti della vita e della morte di Bruno Bolognesi. Nel decennio 1956/1966 il Gruppo separatista sudtirolese denominato Bas “Comitato di liberazione del Sud Tirolo”, il cui scopo era la secessione dell’Alto Adige dall’Italia e la riunificazione del Tirolo all’Austria, compì oltre trecento attentati a centrali elettriche, tralicci dell’alta tensione, stazioni ferroviarie e dal 1964 furono attaccate le forze di polizia, con nove caduti tra carabinieri, guardie di frontiera e finanzieri. In questo contesto la mattina del 23 maggio 1966, il finanziere Bruno Bolognesi, in servizio di perlustrazione, giungeva nei pressi del Distaccamento di Passo Vizze a 2246 metri di altitudine quando, nel tentativo di aprire la porta d’ingresso, veniva investito da una potente carica di dinamite e sbalzato a una trentina di metri di distanza dal fabbricato.

Bruno Bolognesi è stato riconosciuto “vittima del terrorismo” con Dpr del 29 marzo 2010 e successivamente gli è stato concesso lo status di “vittima del dovere”.
In data 4 novembre 1966 è stato conferito al Corpo della Guardia di Finanza il “Vittoriano d’Oro”, onorifico riconoscimento in ricordo delle vittime del terrorismo.

La sua salma, benedetta dal cappellano della Parrocchia di Argenta, don Sante, riposa nel cimitero di Argenta accanto ai suoi genitori e alla sorella Luisa.

Con proprio decreto datato 5 marzo 2013, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha conferito, in memoria del finanziere Bruno Bolognesi, la Medaglia d’Oro al Merito Civile, con la seguente motivazione: «Impegnato nel controllo del territorio al fine di contrastare l’evasione fiscale, non si sottraeva all’attività di repressione degli atti di terrorismo compiuti contro l’Italia negli anni 1950/1970. In una di queste circostanze veniva barbaramente trucidato in una vile e proditoria azione terroristica, sacrificando la vita ai più nobili ideali di legalità ed amor patrio. Esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere, di cui è bene che non si spenga la memoria e venga tramandato ai posteri il ricordo. 1950/1970 Bolzano».

La cerimonia si è conclusa con la preghiera del finanziere, il silenzio fuori ordinanza e l’Ave Maria magistralmente suonati con la tromba dal maestro Stefano Caleffi.

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