Fiscaglia
30 Marzo 2022
I dem non condividono gli interventi approvati dalla giunta Tosi, a cui ora chiedono "un'azione positiva di messa in mora del concessionario per le inadempienze commesse"

Ex Fante, il Pd vuole far luce sulla gestione dell’azienda

di Redazione | 4 min

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Il sindaco Fabio Tosi

Fiscaglia. Non c’è condivisione da parte del circolo del Partito Democratico degli interventi approvati dalla giunta Tosi per l’ex Azienda Fante, presentati nei giorni scorsi dallo stesso sindaco come la “felice attuazione del progetto stesso” quando – secondo i dem – la realtà è diversa.

“L’Azienda Fante – spiegano dal Pd -, tutt’ora di proprietà del Comune, fu data in concessione nel 2018 sulla base di un bando che prevedeva la bonifica e il ripristino degli immobili, la valorizzazione dei terreni e l’introduzione di attività di divulgazione rivolte al mondo agricolo. Il tutto era da realizzarsi, secondo un progetto facente parte integrante del provvedimento di assegnazione, entro il 2021”.

I dem attaccano: “Nulla è stato fino ad ora adempiuto dal concessionario nei termini previsti. Rispondendo quasi un anno fa ad una interrogazione dei consiglieri di minoranza sostenuti dal Pd, il sindaco, nell’ammettere lo stato di inadempienza, che si estendeva persino al ritardo nel pagamento dei canoni, assicurava tuttavia un pronto inizio di positivi interventi, fornendo nel contempo un quadro lusinghiero delle attività del concessionario per metterne in evidenza l’affidabilità”.

“Adesso, dopo che nulla di quanto previsto si è ancora verificato, dopo che per tre anni le coperture in cemento-amianto degli edifici si sono deteriorate oltre ogni tolleranza, disperdendo nell’ambiente materiale altamente nocivi, assistiamo – spiegano – addirittura all’adozione di una delibera della giunta con la quale, ignorando ogni inadempienza fin qui conclamata e tutt’ora in essere, si approva un progetto presentato dal concessionario nel quale non si fa cenno a un cronoprogramma per l’esecuzione delle azioni, ma si ipotizza solo un esiguo importo per il 2022 (meno del 10% del progetto), lasciando del tutto indeterminati i tempi di realizzazione di interventi che in base al bando di assegnazione avrebbero dovuto essere completati nel 2021”.

Secondo il Partito Democratico, tutto fa pensare che “si intenda quindi dilazionare per diversi anni gli interventi, nell’arco della durata della concessione, ritardando quindi ulteriormente le auspicate ricadute positive sulla realtà locale in termini di istruzione e impiego di mano d’opera, che erano tra le finalità dichiarate del bando di concessione”.

Il Pd locale ritiene quindi che “l’approvazione della delibera nei termini esposti costituisca una deroga sostanziale alle condizioni contrattuali precedentemente approvate, non solo sanando le inadempienze già conclamate da parte del concessionario, ma autorizzandone anticipatamente di ulteriori”

In altri termini, non solo – aggiungono – “non si è posta in atto nessuna azione coercitiva per richiamare il concessionario ai suoi doveri contrattuali, la cui inadempienza ha già causato danni irreversibili all’ambiente con la dispersione dell’amianto, né tanto meno si è posta in essere nessuna azione risarcitoria, che avrebbe ben potuto essere accompagnata anche dalla revoca della concessione, ma si arriva addirittura ad adottare una nuova deliberazione di favore, che sana tutto il pregresso e lascia ogni più ampia facoltà al concessionario di procedere nei termini e nei modi che riterrà più opportuni”.

“Tutto questo – tuonano – rappresenta il fallimento di un progetto che, nato sotto la precedente amministrazione sotto i migliori auspici in termini di ritorni positivi per l’occupazione e lo sviluppo dell’attività agricola, sta invece naufragando miseramente”.

Il Pd, dopo aver “preso atto di quanto conseguito dalla amministrazione ottenendo il finanziamento per il progetto Appi Farm, dichiarandosi ben lieto di felicitarsene col sindaco, non può però accettare che, sull’onda dell’eco positiva suscitata giustamente sulla stampa da quel risultato, si tenti di far passare come un successo il fallimento della vicenda dell’Azienda Fante, al quale si tenta di mettere una pezza con una delibera che mette una pietra tombale sulle inadempienze del concessionario,  e che viene presentata in toni trionfalistici come se fosse un nuovo successo di questa amministrazione”.

I dem si auspicano così che il sindaco, “con la stessa positiva determinazione con cui ha dimostrato di saper conseguire all’occorrenza buoni risultati, sappia accompagnare alla delibera sopra richiamata, se si è ancora in tempo, una azione positiva di messa in mora del concessionario per le inadempienze commesse, con relative azioni risarcitorie, e la fissazione tassativa dei tempi di realizzazione dell’intero intervento approvato”.

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