Economia e Lavoro
7 Febbraio 2022
Il timore dei consorzi pescatori era che, non essendoci chiarezza sui confini demaniali tra Emilia e Veneto, le imbarcazioni venete potessero sconfinare

Guerra delle vongole, verso una soluzione rapida

di Redazione | 2 min

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Comacchio e Goro. Il timore espresso negli ultimi tempi dagli addetti del settore di Comacchio e Goro è che non essendoci chiarezza sui confini demaniali tra le due regioni, Emilia-Romagna e Veneto, nella Sacca di Goro, le imbarcazioni venete già in possesso delle autorizzazioni per i prelievi di novellame (il seme di vongola verace negli allevamenti) potessero procedere alla raccolta anche sulla sponda emiliana del Po.

Ora la soluzione per i lavoratori emiliano-romagnoli del comparto, che consentirà di andare a prelevare il novellame alla foce del Po, è in arrivo in tempi rapidi, grazie al confronto con la Regione chiesto dalle associazioni di categoria Legacoop, Confcooperative e Agci, incontro al quale ha preso parte anche la sindaca di Goro Marika Brugnoli.

L’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, ha così incontrato le organizzazioni di rappresentanza dei pescatori assicurando la “massima disponibilità della Regione ad accogliere le richieste delle rappresentanze consorziate dei pescatori per effettuare il prelievo di novellame delle vongole nella Sacca di Goro”.

Legacoop Estense, Fedagripesca Confcooperative Emilia-Romagna e Agci intervengono quindi per “ringraziare l’assessore Mammi per la disponibilità a concedere l’autorizzazione al prelievo del novellame, come già chiesto dalle stesse associazioni nella Consulta Ittica del 7 ottobre 2021”.

“Tale disponibilità, solo oggi manifestata – aggiungono le organizzazioni di rappresentanza -, rende finalmente possibile la richiesta formale da parte delle cooperative. Sarà quindi nostra cura attivare tempestivamente il Con.Uno (Consorzio unitario delle cooperative di acquacoltura) per inviare tale richiesta. Partendo da questa autorizzazione, su cui da diverso tempo chiediamo un intervento della Regione, si punta a regolamentare la raccolta del novellame trovando un accordo con la Regione Veneto che garantisca un’equa ripartizione”.

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