Attualità
15 Gennaio 2022
L’Università di Ferrara è al centro del partenariato tra 14 atenei italiani che ha ottenuto un finanziamento PON di 8.89 milioni di euro dal Ministero

Unife nel progetto per lo studio di modelli operativi innovativi per la giustizia italiana

di Redazione | 3 min

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L’Università di Ferrara è al centro del partenariato tra 14 atenei italiani che ha ottenuto un finanziamento PON di 8.89 milioni di euro dal Ministero della Giustizia, per contribuire alla riorganizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali, per renderli più efficienti, più efficaci e più vicini ai cittadini, come previsto dagli obiettivi strategici del Pnrr.

Uni 4 Justice, questo il nome del progetto, è finanziato dal PON azione 1.4.1 dell’asse 1, avente come obiettivo quello di migliorare la capacità amministrativa delle strutture che operano nel settore pubblico e più in generale della public governance. Il progetto, per l’Università di Ferrara, sarà coordinato da Daniele Negri, ordinario di Diritto processuale penale e già direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. Il partenariato è guidato dall’Università di Bologna e vede la partecipazione di altri dodici atenei italiani: Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università di Trieste, Università di Udine, Università di Camerino, Università di Macerata, Università Politecnica delle Marche; Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università di Trento, Università di Padova, Università di Venezia e Università di Verona.

Il progetto coinvolge 5 distretti di Corte d’Appello (Ancona, Bologna, Trento, Trieste, Venezia), con i quali il rapporto di collaborazione sarà stretto e costante. Uni 4 Justice nasce infatti dall’idea di instaurare una relazione sinergica fra mondo accademico e sistema della giustizia. Gli uffici giudiziari di primo e di secondo grado dei 5 distretti nonché le istituzioni che partecipano alla creazione di condizioni di qualità della giurisdizione – in particolare i Consigli dell’Ordine degli Avvocati – saranno attori di primo piano nella attuazione del progetto.

Nel corso dei prossimi mesi si tratterà dunque di partecipare alle otto azioni previste dal PON che consistono nella individuazione delle soluzioni organizzative di successo, nella elaborazione di modelli per l’Ufficio del Processo, nella misurazione di questi sia in senso giurisdizionale, sia in senso organizzativo-gestionale, nella diffusione delle forme virtuose, nella costruzione partecipata di strumenti e metodi di potenziamento della digitalizzazione dei flussi documentali (e.g., standard Xml come LegalDocML), nella definizione di modelli di intelligenza artificiale e legal data analytics capaci di favorire l’ottimizzazione dei processi decisionali, nella creazione di strategie di comunicazione e interazione con il cittadino capaci di promuovere l’aumento dell’accesso e della fiducia nella giustizia (e.g., Legal Design). L’obiettivo finale è ambizioso: lasciare una legacy forte rafforzando nel sistema della giustizia la capacità di costruire competenze rispondenti ai bisogni e di valorizzare le risorse assegnate umane tecnologiche e infrastrutturali in una prospettiva di sostenibilità, resilienza, efficienza.

Il finanziamento conseguito conferma l’eccellenza degli atenei partecipanti nella ricerca e nella sua applicazione pratica. Soprattutto, è segno di una volontà di porsi in rete con le altre alte istituzioni universitarie, per favorire la crescita complessiva e armonica del sistema, nonché con le istituzioni giudiziarie e gli organismi di governo, sia centrale che nazionale, condizioni, queste, essenziali per una ripresa del Paese duratura ed efficace.

“L’avvio del progetto è anche occasione per il Dipartimento di Giurisprudenza per inaugurare i nuovi spazi completamente restaurati all’ultimo piano della sede di Corso Ercole I d’Este” sottolinea la nuova direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Serena Forlati. “ I giovani studiosi che verranno reclutati nei prossimi mesi ai fini del progetto potranno lavorare in équipe a stretto contatto con il coordinatore, giovandosi di alcune delle trenta nuove postazioni allestite a Palazzo Trotti-Mosti, ideali per la ricerca di gruppo che mette in gioco competenze trasversali di ambito giuridico, ma anche riguardanti l’organizzazione economica delle risorse umane e tecnologiche”. L’intervento di ampliamento e modernizzazione degli spazi di studio e di ricerca è uno degli obiettivi raggiunti dal Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara nello scorso triennio, sotto la direzione di Daniele Negri, grazie all’inserimento tra i Dipartimenti di Eccellenza riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

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