Economia e Lavoro
28 Ottobre 2021
Continua a Cento e a Ferrara l'iniziativa rivolta ai giovani promossa da Ministero dell’Istruzione e Banca d’Italia. Gli studenti dell’Isit, del Cevolani e delle Taddia a Cento e quelli dell’Ariosto a Ferrara a lezione con gli esperti

“Good Luck Have Fun”, il progetto di educazione finanziaria di Banca Centro Emilia

di Redazione | 3 min

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L’Italia è fra i paesi del G20 con i livelli di alfabetizzazione finanziaria più bassi: oltre la metà dei cittadini non è in grado di prendere decisioni consapevoli sull’impiego delle proprie risorse finanziarie, non conosce l’effetto dell’inflazione su una somma di denaro e capisce parzialmente i meccanismi dell’economia.

Per porre rimedio a questo grave limite culturale, il Ministero dell’Istruzione e Banca d’Italia lo scorso giugno hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il “potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità”.

Indicazione subito raccolta Banca Centro Emilia che ha ideato un progetto di educazione finanziaria dedicato agli studenti degli Istituti scolastici superiori di secondo grado dal titoloGood Luck Have Fun” che nel gergo dei giovani gamers rappresenta l’augurio di un buon inizio di gioco e, in questo caso, di porre le basi, attraverso l’educazione finanziaria per essere un domani cittadini più consapevoli. La prima tappa del roadshow del progetto, che toccherà i territori di operatività della banca, è stata lo scorso 21 ottobre a Scandiano e Reggio Emilia con oltre 300 studenti delle classi IV e V dell’ Iss Gobetti e dello Scaruffi-Levi-Tricolore che hanno assistito agli interventi degli esperti in finanza e previdenza complementare Gianluca Filippi del Gruppo Cassa Centrale e da Cristiano Carlin vice direttore di Assicura Agenzia. 

Oggi 28 ottobre la tappa di Cento al PalaBenedetto alle 8 per gli studenti dell’Isit Bassi-Burgatti, dell’ Iis F.lli Taddia e del Liceo Classico Cevolani. Il Comune di Cento ha concesso il patrocinio all’iniziativa in considerazione del valore educativo della proposta della Banca e il sindaco neoeletto Edoardo Accorsi ha confermato la sua partecipazione.

A seguire alle 11 al Liceo Ariosto di Ferrara parteciperanno al convegno di educazione finanziaria gli studenti delle classi III, IV e V che saranno salutati dall’assessora alla Pubblica Istruzione e Formazione Dorota Kusiak che ha promosso la partecipazione degli Istituti ferraresi.

Il progetto è inserito nella programmazione del Mese dell’Educazione finanziaria istituito dal Ministero dell’Economia e delle finanze, volto ad accrescere le conoscenze di base sui temi finanziari, assicurativi e previdenziali.

L’ultimo rapporto Ocse-Pisa, che misura l’alfabetizzazione finanziaria degli studenti, colloca l’Italia al 12° posto su un campione di 20 Paesi, con il 20,9% dei giovani italiani che si trova al livello 1 ovvero conoscenza finanziaria insufficiente. “E’ un triste dato, da attribuire all’assenza di programmi specifici in ambito scolastico ma più in generale ad una cultura finanziaria che latita nel nostro paese. Ed è per questo motivo che Banca Centro Emilia porterà nelle scuole esperti di finanza e previdenza complementare, ma non ci fermeremo quirivela il direttore generale della banca Giovanni Govoniè nostra intenzione, infatti, attivare un canale aperto con i giovani affinché i ragazzi siano stimolati più stabilmente a riflettere sul valore del denaro e su come questo possa essere strumento per la pianificazione del loro futuro”.

Elementi non trascurabili per una banca locale e specialmente per una Bcc, come Banca Centro Emilia, che ha, fra gli obiettivi indicati nello statuto, quello di contribuire al benessere socio economico del territorio. A tal fine la banca si è attivata per rivolgere alle scuole un programma specifico di educazione finanziaria: invito immediatamente accolto anche grazie a un richiamo, rivolto dal Ministero dell’Istruzione che, proprio in considerazione del livello gravemente basso di educazione finanziaria riscontrato nei giovani, ha invitato le scuole a inserire nella programmazione iniziative della specie.

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