Attualità
20 Settembre 2021
L'associazione regionale dei dirigenti scolastici chiede provvedimenti disciplinari

Caso Gargioni. I presidi: “Un errore che non ammette scusanti”

di Redazione | 3 min

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L’amministrazione scolastica deve prendere provvedimenti verso questa “provocazione volgare ed offensiva”. Sul caso Gargioni prende una posizione netta l’Anp-Cida Emilia Romagna (l’Associazione dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola) che condanna senza mezze misure la “provocazione volgare ed offensiva” di Stefano Gargioni, dirigente dell’Istituto “Perlasca” di Ferrara, “che ha postato su Facebook un’immagine che fatichiamo persino a descrivere”.

“Un fotomontaggio inaccettabile – lo definisce l’Anp in una nota firmata dal suo presidente regionale Lamberto Montanari -, in dispregio alla memoria storica, alla tragedia della Shoah, un’immagine che calpesta, irride e si fa beffa delle regole che il Paese si è dato per affrontare la crisi pandemica”.

Un post che “pare costruito dal coro sguaiato di quei violenti antiscientisti, negazionisti e incapaci di ogni rispetto anche per i 130 mila morti causati della pandemia”.

Per Anp “non è necessario marcare e sottolineare la distanza infinita tra il comportamento e l’azione di questo dirigente e gli altri dirigenti della scuola che ogni giorno lavorano strenuamente, dove si studia e si rispetta la verità storica, dove si seguono le regole che salvaguardano e proteggono la salute e la sicurezza”.

“Cultura, competenza, dovere civile, responsabilità, senso dello Stato guidano l’azione di tutti i dirigenti della scuola” sottolinea l’associazione per ricordare all’Amministrazione che le spetta “il dovere di rispondere al singolo caso in questione”.

Dalle idee e dalle posizioni di Gargioni si dissociano completamente anche gli altri presidi della provincia di Ferrara. In una lettera siglata da 22 dirigenti scolastici (Francesco Borciani, Lia Bazzanini, Elena Accorsi, Anna Bazzanini, Stefania Borgatti, Rosaria Calabria, Nunzia Carrera, Gianni Luca Coppola, Cristina Corazzari, Maria Gaiani, Magda Iazzetta, Paola Manzan, Manuela Muscherà, Fabio Muzi, Adriana Naldi, Mara Salvi, Carla Sermasi, Silvia Tognacci, Domenico Marcello Urbinati, Massimiliano Urbinati, Paolo Valentini e Lea Vitolo) si sottolinea come si sia passata la misura del tollerabile: “Quando è troppo è troppo”.

“Quando l’approssimazione scientifica, la falsificazione storica e il desiderio di protagonismo – scrivono – arrivano al punto di postare fotomontaggi pesantemente offensivi, lesivi della memoria di una tragedia come quella dei campi di sterminio, non possiamo accettare di essere accomunati a tali espressioni anche solo per il nostro silenzio”.

I presidi ricordano che “il contrasto e il superamento dell’abominio nazifascista sono all’origine della nostra democrazia e della nostra Repubblica; dovremmo saperlo bene, in quanto dirigenti; e non può dimenticarlo chi ha contribuito ad intitolare l’Istituto che dirige a Giorgio Perlasca”.

Un errore che “non ammette scusanti”. “Certo, si può sbagliare – aggiungono -, ma occorre riconoscerlo senza esitazioni. Non abbiamo la presunzione di parlare a nome di tutti i colleghi, ma sicuramente i dirigenti scolastici ferraresi pensano e agiscono in tutt’altro modo, con rispetto, comprensione ed equilibrio, necessari sempre, ma più che mai in un momento così impegnativo per tutto il Paese”.

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