Spal
21 Luglio 2021
Il centrocampista spera in un anno da protagonista e si dice ben impressionato da Clotet: "Diverso dai tecnici italiani. Con lui poca corsa, quasi solo palla e molta intensità"

Viviani si riprende la Spal: “Rastelli mi ha rilanciato. Mi sarebbe piaciuto fosse rimasto”

di Redazione | 2 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

(foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

Dopo tanto, troppo tempo dietro le quinte, Federico Viviani spera che il prossimo possa essere l’anno della rinascita e del ritorno in mezzo al campo da protagonista in biancazzurro.

Un auspicio di cui il centrocampista si è fatto portatore sulle pagine de La Gazzetta dello Sport dove, dal fresco del ritiro di Mezzana, ha espresso la propria volontà di disputare una Serie B da leader con la Spal.

“Ho passato due anni di guai, dal 2019 a gennaio 2021 – ha spiegato Viviani -. Da quando sono stato lasciato fuori alla Spal, a Frosinone e a Livorno fino al ritorno a Ferrara mi è successo di tutto. Durante i prestiti ho subito uno strappo al flessore e una lombosciatalgia. E pensare che in 27 anni non avevo avuto nulla. Poi, tornato a Ferrara, mi sono beccato anche 42 giorni di Covid e un altro strappo muscolare e sono rimasto fuori tre mesi“.

Dopodiché, il ritorno in campo e i primi segnali di ritrovata normalità: “Lo scorso 27 gennaio ho giocato per la prima volta titolare contro la Primavera dell’Ascoli e mister Rastelli mi ha rilanciato, dicendomi che se fossi stato bene avrei giocato al centro, com’è stato. L’ho ripagato con i due assist contro Chievo e Lecce, che per me sono già un riscatto. Mi sarebbe piaciuto fosse rimasto con noi“.

Ora però c’è Pep Clotet: “È molto diverso dai tecnici italiani, lavora quasi solo con la palla ma ad altissima intensità. Poca corsa e tanta palla sin dal primo giorno e ovviamente un giocatore preferisce correre con la palla che senza. Al momento noi continuiamo a navigare a vista e non abbiamo ancora visto nulla riguardo al cambio di proprietà. La scorsa stagione? Saremmo dovuti risalire subito, ma abbiamo avuto troppi problemi, soprattutto davanti”.

“Quest’anno – ha concluso – ricominciamo con tanti giovani e per adesso davanti c’è solo il mio amico Di Francesco, ma è chiaro che dobbiamo completare le rosa. Le avversarie favorite per la Serie A? Stavolta dico che ce ne sono tante, non soltanto il Monza ma anche Reggina, Pisa, Vicenza, Lecce e Brescia sono davvero forti, poi ci sono le retrocesse dal massimo campionato. La cosa più importante è quella di far tornare a divertire i nostri tifosi“.

 

 

 

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