Attualità
8 Maggio 2021
Il sindacato contro la soppressione della settima unità infermieristica nel turno di notte: "Mantenere gli attuali turni o valuteremo azioni"

Cona, Fials: “Dal Pronto Soccorso fuggono medici ed infermieri”

di Redazione | 3 min

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Il pronto soccorso di Cona

Fials interviene nuovamente dopo le lettere del 15 gennaio e 1 febbraio per dare voce agli infermieri del Pronto Soccorso di Cona “stremati da un anno di pandemia Covid-19, inascoltati nelle loro richieste, e ora anche molto arrabbiati di fronte al tentativo in corso di soppressione della settima unità infermieristica nel turno di notte che già nel turno di maggio compare a singhiozzo”.

“Dal Pronto Soccorso di Cona – riferisce la segretaria provinciale del sindacato Mirella Boschetti – non fuggono solo i medici, se ne vanno anche gli infermieri,
12 circa in un anno, un dato preoccupante”.

Fials chiede dunque ai vertici aziendali un momento di riflessione, sostenendo che il disagio fra i professionisti è elevato e continua a crescere, unendosi agli infermieri nella richiesta di mantenere la settima unità infermieristica e la turnazione attuale: “Perchè il turno notturno, per carico di lavoro, è equiparabile ai turni diurni, perchè tale esigenza non è legata alla pandemia Covid ma sussiste da sempre, perchè il Pronto Soccorso, non spaventa più i cittadini che hanno bisogno di cure, anzi è diventato un luogo “sicuro” dai contagi e dà risposte immediate ai bisogni di salute della popolazione, bisogni ”accantonati” agli esordi della pandemia e che nella situazione attuale non trovano rispondenza”.

Gli infermieri nella loro lettera inviata alla Direzione Infermieristica e alla Coordinatrice del Pronto Soccorso, spiegano nel dettaglio i motivi della loro resistenza al taglio degli infermieri nel turno notturno.

Fials chiede ai vertici aziendali il mantenimento della turnistica in essere nel rispetto degli accordi aziendali, per consentire ai professionisti di organizzare la propria vita familiare e personale. “Inoltre – aggiunge Boschetti – come ben specificato nella lettera dei lavoratori, la nuova turnistica non tiene conto di un aspetto di grande impatto sulla sicurezza, le diverse competence del personale del Pronto Soccorso, infatti, su un organico di 55 unità, 45 sono addestrati per la sala emergenze, 28 per il Ps ortopedico, 37 per il triage e 34 per i flussi, taale situazione imporrà continui cambi turni per garantire le neccesarie competenze in servizio, cambi turno che possono pregiudicare il riconoscimento delle indennità di turno, “cornuti e mazziati”. La continua emorragia di infermieri e il conseguente ricambio è anch’essa fonte di grande stress, 12 infemieri cessati in un anno dopo essere stati addestrati all’emergenza e nuovo personale da formare, un onere che ricade sugli stremati infemieri esperti perchè non si improvvisa un infermiere dell’emergenza, serve tempo per la formazione, serve tempo per acquisire le competenze specifiche necessarie in un servizio dove la rapidità di intervento e la precisione nell’esecuzione dei trattamenti sono determinanti”.

Se non verrà mantenuta la turnistica in essere la Fials dichiara che “valuterà insieme ai lavoratori coinvolti quali azioni intraprendere a tutela della salute dei cittadini e degli infermieri”.

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