Cronaca
6 Aprile 2021
Due uomini hanno suonato alla sua abitazione consegnandogli un contenitore di cartone con la scritta "Frode Covid". Allertati carabinieri

Pacco sospetto a Bonaccini, rafforzata la sorveglianza sul presidente della Regione

di Redazione | 3 min

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Stefano Bonaccini

Un pacco sospetto recapitato da alcuni contestatori a casa di Stefano Bonaccini ha fatto scattare le misure di sicurezza a difesa dell’incolumità del presidente della Regione Emilia Romagna e della sua famiglia.

E’ successo nel pomeriggio di Pasquetta nell’abitazione modenese di Bonaccini, dove due uomini hanno suonato alla porta consegnandogli un pacco di cartone con sopra un fioglio recante la scritta “Frode Covid” e dicendogli, fra le altre cose, che gli ospedali sarebbero vuoti e che si toglie lavoro alle persone.

Bonaccini ha subito avvertito i carabinieri che gli hanno consigliato di lasciare il pacco fuori casa. In seguito i militari hanno verificato che al suo interno si trovavano innocue cartacce e pannolini sporchi.

A Bonaccini sono arrivati diversi messaggi di solidarietà, a partire dalla consigliera regionale Marcella Zappaterra a nome del gruppo Pd in Regione: “Tutta la solidarietà mia e del gruppo Pd al nostro presidente Stefano Bonaccini, oggi vittima di un gesto intimidatorio, vigliacco e stupido. Forza presidente, hai il sostegno di tutti noi e degli emiliano-romagnoli che conoscono la qualità del tuo impegno”.

Anche Federconsumatori Emilia Romagna esprime la propria piena solidarietà al presidente Bonaccini e alla sua famiglia “per la vergognosa aggressione subita nel pomeriggio di oggi, presso la propria abitazione di Campogalliano”. “I due imbecilli che oggi hanno consegnato un pacco di pannolini sporchi, che hanno gridato “gli ospedali sono vuoti” scrive l’associazione in una nota –  sono gli esempi dell’ulteriore deragliamento di gruppi che stanno fraintendendo il significato di libertà di parola. Prima le affermazioni folli, con il rifiuto ad indossare le mascherine durante le manifestazioni In piazza a Modena, poi gli insulti ai Medici ed ai Sanitari, quindi l’invasione non pacifica del Duomo di Modena. Oggi l’aggressione al presidente della Regione a casa propria. Un atto che nessuno può sottovalutare e che rende necessaria una forte risposta della Comunità modenese, così come deve essere innalzato il livello di controllo attorno a gruppi troppo presto catalogati solo come una piccola falange di squilibrati”.

“Solidarietà a Stefano Bonaccini, intimidazioni e minacce non vinceranno. Uniti nella lotta al Covid”. Lo dice il sindaco di Ferrara Alan Fabbri.

Arriva infine un messaggio di ferma condanna da parte dello Spi regionale, il sindacato dei pensionati Cgil dell’Emilia Romagna: “Lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna esprime ferma condanna dell’atto di intimidazione compiuto oggi pomeriggio ai danni del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Lo Spi-Cgil, che rappresenta circa 400mila pensionati emiliano-romagnoli, ha vissuto in prima persona nel corso della pandemia sia la sofferenza della popolazione, in particolare anziana, sia l’impegno costante delle istituzioni regionali, a partire dal presidente Bonaccini, al quale va la massima solidarietà. Da alcune parti politiche si è invece soffiato sul fuoco della disinformazione e dell’allarmismo, creando confusione e sconcerto soprattutto nella parte più fragile della cittadinanza. Oggi più che mai va riaffermata la necessità di un’informazione corretta, sostenuta dai dati scientifici, non condizionata da logiche di partito o elettoralistiche. Il virus non è “una frode”, come sostenuto da chi ha compiuto il gesto provocatorio verso il presidente Bonaccini e la campagna vaccinale deve essere difesa e sostenuta da tutti, a partire dagli operatori sanitari e dalle istituzioni”.

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