La Polizia Postale al termine di una complessa attività di indagine ha identificato sei persone, cinque donne e un uomo tra i 50 e i 70 anni, responsabili in concorso di una truffa on line ai danni di un ferrarese di 51 anni.
Si tratta della cosiddetta “truffa del prestito”. La vittima ha dichiarato alla Polizia Postale, in sede di querela, che nel novembre 2018, avendo la necessità di affrontare delle spese relative alla sua azienda, ha iniziato la ricerca presso agenzie di prestiti di denaro online della cifra di 7.000 euro. Pochi giorni dopo è stato contattato telefonicamente da una donna che, presentandosi come un’intermediaria, gli ha proposto il prestito dell’intera somma da lui richiesta a un tasso d’interesse molto conveniente, ma per attivare la procedura istruttoria della pratica avrebbe dovuto effettuare una ricarica postepay di qualche centinaia di euro.
Per convincerlo della bontà dell’operazione ha inviato sulla mail personale dell’uomo la modulistica necessaria per l’attivazione del prestito e, dopo averla regolarmente compilata e sottoscritta, quest’ultimo l’ha rispedita all’indirizzo mail da cui era stata spedita. Dopodiché, convinto della genuinità della proposta, ha effettuato la ricarica.
Nei giorni successivi però l’uomo ha ricevuto altre mail dalla pseudo mediatrice con le quali chiedeva il pagamento di altre cifre di denaro, sempre da effettuarsi a mezzo ricariche postepay, necessarie per sbloccare il prestito, per le spese burocratiche, quali notaio e assicurazione, ottenendo la promessa che nel giro di pochi giorni dalle operazioni di ricarica avrebbe ricevuto il bonifico della cifra di cui necessitava e la restituzione del denaro anticipato per sbloccare la pratica.
L’uomo, ancora convinto della bontà dell’operazione, ha effettuato tutti i bonifici richiesti, su sei carte Postepay, ma solo dopo i vari pagamenti, di oltre 33mila euro, senza mai ricevere la cifra richiesta come prestito, ha capito di essere stato truffato e ha deciso di contattare la Polizia e sporgere regolare denuncia.
A questo punto gli operatori della Polizia Postale hanno avviato un’attività di indagine che ha permesso di identificare le sei persone, intestatarie delle carte Postepay e dei numeri di telefono dai quali l’uomo veniva contattato, e denunciarle in stato di libertà per il reato di truffa.
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