Riva del Po
18 Febbraio 2021
Un 52enne rodigino ha chiamato i carabinieri mentre stava raggiungendo la sponda del fiume a Ro Ferrarese

Voleva buttarsi nel Po, aspirante suicida salvato dall’operatore del 112

di Redazione | 2 min

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Ro Ferrarese. Voleva buttarsi nel Po, o almeno così ha detto ai carabinieri che immediatamente si sono attivati raggiungendo e salvando l’aspirante suicida.

E’ successo alle 2.05 del 17 febbraio, quando al 112 della Compagnia Carabinieri di Copparo è giunta la chiamata di V.M., 52enne rodigino residente nel Padovano, il quale, in evidente stato alterazione psico-fisica, ha informato l’operatore della centrale che era intenzionato a porre fine alla propria esistenza, gettandosi nelle fredde acque del fiume Po.

L’appuntato alla console, con determinazione e professionalità, è riuscito a stabilire un contatto umano con l’interlocutore, il quale ha confidato di essere giunto sulla riva del Po, proveniente da Crespino (Rovigo), e di volersi suicidare perché sopraffatto da innumerevoli problemi personali e da un irreversibile dissesto economico.

Durante il colloquio al telefono con l’aspirante suicida, il militare ha contestualmente avviato la procedura di localizzazione l’uomo, che si trovava in via Dazio, nei pressi della ciclabile a Ro Ferrarese, a poche decine di metri dalla sponda destra del fiume. L’operatore della Centrale ha inviato immediatamente sul posto due pattuglie, una del Nucleo Operativo e Radiomobile di Copparo e la seconda della locale Stazione, oltre ad allertare il 118 per il soccorso medico.

Le pattuglie sono riuscite a raggiungere lo sventurato cittadino per tempo, trovandolo ancora impegnato al telefono con il collega del 112, affidandolo poi alle cure dei sanitari, giunti poco dopo. Il 52 enne, sano e salvo, è stato successivamente trasportato all’ospedale di Cona per accertamenti clinici.

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