Argenta. Disboscamento degli argini del Reno per permettere lavori di sicurezza idraulica che però si allargano troppo, compromettendo gli aspetti paesaggistici ed ecologici. È quanto starebbe accadendo, secondo una denuncia della sezione ferrarese del Wwf, nel tratto arginale del Reno a valle del ponte ferroviario in località Traghetto, nel comune di Argenta
“Risulta che la Regione Emilia Romagna abbia appaltato da tempo il disboscamento degli argini del fiume Reno, per le successive sistemazioni di sicurezza idraulica resesi necessarie per la presenza di tane a galleria di nutrie, volpi, tassi e istrici – spiega l’associazione ambientalista -. Di fatto i tagli, già iniziati, sembrano inopinatamente allargarsi anche le pertinenze esterne degli argini. Ne risultano in complesso un danno paesaggistico e la compromissione dell’importante corridoio ecologico rappresentato dal fiume nell’aspetto essenziale della vegetazione che lo accompagna, in tutta la sua biodiversità”.
Una “situazione desolante che abbiamo di recente riscontrato nel tratto arginale del Reno a valle del ponte ferroviario in località Traghetto, nel comune di Argenta”, spiega il Wwf che si chiede il “perché interventi così drastici e generalizzati, con l’azzeramento centinaia di alberi e arbusti, lungo estesi tratti arginali, se le ragioni sono quelle accennate”.
“Non sarebbe possibile intervenire in modo ben più mirato e localizzato, soltanto nei punti critici?D’altra parte va considerato che la fauna scaverà presto nuove tane, mentre ci vorrà molto tempo prima che alberi e arbusti possano ricostituire nella sua estensione l’habitat distrutto”, rileva l’associazione.
“A fronte di tutto questo – conclude il Wwf – non si possono tra l’altro nascondere serie perplessità sull’efficacia stessa delle disposizioni vigenti a tutela della biodiversità e del paesaggio”.
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