Lettere al Direttore
3 Dicembre 2020

Disabilità, non si lascia indietro nessuno

di Redazione | 2 min

Da volontario per i diritti umani dall’International Human Right Commission quale sono, oggi mi sento in dovere di scrivere due righe e da ultimo che sono cerco di dare voce a chi non ce l’ha.

Mi spendo sempre a difesa delle persone con disabilità, per i loro diritti molto spesso calpestati per le ingiustizie e anche perché ho subito il bullismo da parte di persone che non sanno cosa significhi essere disabile.

Oggi è la giornata internazionale della disabilità e il tema è NON SI LASCIA INDIETRO NESSUNO.

In un momento come questo difficile per tutti, la mia attenzione va ancor di più alle persone con disabilità, e a tutte le persone che ruotano intorno ad esso. Dietro un disabile ci sono familiari che devono lottare molto spesso da soli contro ogni ingiustizia.

Oggi sempre più dobbiamo porci delle domande e far in modo che nessuno rimanga indietro, perché in situazioni come queste viene facile lasciare qualcuno indietro. Io penso che saranno i disabili a portare positività sicurezza e visioni future nella società. I disabili oggi giocano un ruolo importante nella ricostruzione del paese e ne hanno voglia, perché troppo spesso sono stati lasciati soli al loro destino, ma oggi si sta capendo sempre più che siamo una Opportunità non un Costo.

Ecco proprio come dice la frase NON SI LASCIA INDIETRO NESSUNO, in questa giornata auspico che tutte le forze politiche e non, siano spettatori ma attori protagonisti a fianco delle sempre più persone con disabilità nell’affrontare quel tema scottante che è la disabilità. Oggi la politica deve non solo fare chiacchere, ma, deve fare e attuare tutte quelle cose che servono per il vivere civile in una socità sana di principi e valori, che solo la nostra amata costituzione ci insegna e ci illumina.

Auguro a tutte le persone con disabilità e loro famiglie il meglio da ogni cosa e consentitemi di inoltrare a voi tutti un sereno Natale e un 2021 sicuramente vincente e positivo.

Come ricordo sempre la formula è sempre quella Dove Vive Meglio un Disabile Vivono Meglio Tutti

Paolo Vezzani Volontario IHRC per i Diritti Umani

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