Mesola
27 Novembre 2020
Conosciuto dagli abitanti del posto come “Il Castelletto”, il casino idraulico di Ariano è tra i progetti di recupero che ottengono un riconoscimento dalle Federazioni Italiana ed Europea dei Club e Centri per l’Unesco

Rinasce e viene premiato il ‘Palazzo ottagonale’ di Ariano Ferrarese

di Redazione | 3 min

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di Lorenzo De Cinque

Mesola. Ariano ferrarese ha un nuovo punto di riferimento per i propri cittadini e turisti, il cosiddetto “Palazzo ottagonale”. Conosciuto dagli abitanti del posto come “Il Castelletto”, il casino idraulico di Ariano è tra i progetti premiati al concorso internazionale “La fabbrica del paesaggio”, indetto dalle Federazioni Italiana ed Europea dei Club e Centri per l’Unesco, il quale ha portato a un vero e proprio recupero dello stabile.

Grande soddisfazione per il sindaco Gianni Padovani che, durante la consegna virtuale dell’attestato con l’assessore alla cultura Lara Fabbri, ha ribadito come ora “il Castelletto diventerà sia un centro civico che un luogo culturale in cui esporre ritrovamenti archeologici del territorio arianese e il tutto sarà gestito dalla neonata proloco di Ariano”. Ad essersi attivato per il concorso è stato l’avvocato Ugo Di Nunzio, presidente del Club Unesco di Ferrara, il quale si è detto “entusiasta per questo progetto ambientale che favorirà un grande sviluppo turistico, a partire dal collegamento alla ciclovia Destra Po, pista ciclabile del progetto “Eurovelo” che pone Ariano in un punto centrale che collega Cadice ad Atene”. Un plauso all’iniziativa è arrivato anche da Teresa Gualtieri, presidente nazionale della Federazione Italiana delle Associazioni, Club e Centri per l’Unesco: “Il progetto di Mesola è significativo e pone all’attenzione come il paesaggio industriale rappresenti anche sviluppo della componente sociale”. 

Il progetto è stato possibile grazie a un grande lavoro di sinergia tra più parti, a partire dagli architetti Amos e Sara Maccapani che si sono occupati del completo recupero della struttura. “Riutilizzare per conservare, per dare nuova vita”, questo l’obiettivo perseguito fin dall’inizio da Amos Maccapani che ha sottolineato come siano stati “fondamentali la collaborazione con la soprintendenza e il collegamento alla ciclovia Destra Po oltre a diversi parcheggi affinché ci sia la possibilità di ricevere anche turisti”.

“Edificio specialistico costruito tra il 1864 e il 1866, “il “Casino di Ariano” è stato utilizzato fino agli anni Cinquanta dagli ingegneri del Consorzio di Bonifica – racconta Sara Maccapani – e ora, dopo grandi interventi, il piano terra sarà adibito ad attività delle associazioni del territorio mentre per il primo piano si sta allestendo una sala musicale”. Ma il recupero è stato fortemente voluto nel segno della sostenibilità, infatti “è stata scelta una tecnologia a nanopolimeri per riscaldare la sala e il Comune si è attivato anche con un impianto fotovoltaico che alimenta sia l’impianto elettrico che il riscaldamento dell’edificio”.

La struttura, inoltre, è stata data in comodato d’uso al Comune di Mesola da parte del Consorzio di Bonifica di Pianura Ferrara. Franco Dalle Vacche, attuale presidente del Consorzio di Bonifica, ha sottolineato come questo abbia rappresentato “un piccolo esempio virtuoso riuscito nonostante varie difficoltà normative”.

Un grande aiuto nel trovare i finanziamenti è stato dato da Lorenzo Marchesini, presidente del Gal Delta 2000, il quale ha voluto sottolineare come ora Ariano possa diventare “un punto di incontro tra la ciclovia Destra Po in direzione est-ovest e un percorso archeologico in direzione nord-sud che punti a valorizzare i reperti archeologici della zona, da Ravenna fino ad Adria”. Ma se parliamo di risorse, anche la regione Emilia-Romagna ha dato il suo contributo: 500 mila euro. “I progetti meritevoli – ha dichiarato Marcella Zappaterra (Pd) – trovano sempre disponibilità di risorse da parte della regione e questo è solo il primo passo di una concretizzazione delle potenzialità del Delta”.

Se la premiazione del progetto è avvenuta online, non si può dire lo stesso della fruizione del rinato “Castelletto” che, come anticipato dal sindaco Padovani, “sarà sicuramente aperto al pubblico dal 2021”.

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