Egregio Direttore,
leggo sulla stampa locale che un cucciolo di cane è stato investito da una bicicletta che sfrecciava a forte velocità sulla pista ciclabile di Pontegradella. Il cucciolo è in serie condizioni e il ciclista è scappato. Vorrei soffermarmi proprio su questo, perché quello che è successo a Paco, potrebbe succedere a tutti e non solo ai cuccioli di cane, ma anche alle persone.
La pista ciclabile di Pontegradella è uno dei luoghi naturalistici più belli che ci siano in città. Nonostante il canale sia una fogna (pare che ci siano parecchie abitazioni che scaricano i loro bisogni proprio nel canale perché non collegati alla rete fognaria) ci sono tantissimi animali. Tartarughe giganti, rane toro, famiglie numerose di anatroccoli, uccelli di varie specie. Una vera oasi in mezzo alla campagna e a tramonti meravigliosi. Eppure, l’uomo, come sempre riesce a rovinare tutto.
E’ vero che è una pista ciclabile, ma è molto frequentata da pedoni che passeggiano con i loro cani, che rischiano in ogni momento di essere investiti da biciclette, che sfrecciano come se fossero su una pista da corsa. Per non parlare dei ciclisti sportivi che fanno la gara a chi sfreccia più forte, bestemmiando pure quando si trovano davanti dei pedoni che passeggiano. In tempo di covid è frequentatissima da persone irresponsabili che approfittano della pista ciclabile per nascondersi ai controlli e girare indisturbati senza mascherina.
Pare che vengano persino da fuori per fare attività sportiva e inondare con le loro goccioline tutti quelli che responsabilmente rispettano le regole.
Vorrei fare una proposta al Sindaco. Mandi i controlli e i proventi delle contravvenzioni (400 euro a persona!!) vengano destinati all’acquisto di arredi, giochi e piante per i parchetti di Pontegradella. Sono sicura che in poco tempo il paese si abbellirebbe molto e forse qualcuno comincerebbe a mettersi la mascherina.
Odette Piola