E’ passato da vittima a carnefice. Dopo un pugno ricevuto che lo ha fatto finire in terapia intensiva, ha iniziato a perseguitare e minacciare di morte il suo aggressore. Finisce così agli arresti domiciliari Cristiano Perini, 50 anni, ferrarese, con alle spalle una lunga storia di truffe ai danni dei preti. Un nome conosciuto alle cronache giudiziarie, in particolare per il caso del falso don Bedin.
Martedì scorso la Squadra Mobile di Ferrara ha eseguito a suo carico l’ordinanza con la quale il Gip di Ferrara Danilo Russo ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in quanto indagato per il reato di atti persecutori.
Perini, dopo l’episodio del 30 agosto, nel quale era stato colpito con un pugno al volto da un conoscente nella via Garibaldi, davanti all’abitazione di quest’ultimo, e successivamente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cona, subito dopo la dimissione dal nosocomio, covando un profondo rancore per quanto accaduto, aveva posto in essere una serie di atti persecutori, consistiti in numerosi appostamenti davanti e nei pressi dell’abitazione della vittima, inviando messaggio offensivi e minacciandolo di morte tramite il cellulare.
Dopo l’aggressione del 30 agosto venne anche chiarito l’episodio avvenuto in via Garibaldi: in quella occasione Perini, palesemente ubriaco, aveva molestato il datore di lavoro della sua fidanzata cinese assunta come domestica. Durante l’accesa lite, era stato colpito da un pugno al volto che ne aveva causato il coma. Appena risvegliatosi, Perini è stato dimesso dal Sant’Anna il 1° settembre. E invece di sporgere querela, ha continuato a tempestare di telefonate minacciose gravi la coppia di coniugi, rea a suo dire di aver offeso la sua dignità.
Le serrate indagini hanno consentito innanzitutto di interrompere quella che si è dimostrata essere una vera e propria escalation che avrebbe potuto sfociare in esiti drammatici e a fornire al pm titolare dell’indagine, Barbara Cavallo, tutti gli elementi grazie ai quali è stato possibile indagare Perini per il reato di atti persecutori e ottenere dal Gip l’emissione della misura cautelare.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com