“La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia”.
Con queste parole del capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
A Ferrara è stato allestito il gazebo della Polizia di Stato all’interno della galleria del centro commerciale “Il Castello”.
L’iniziativa voluta dal Questore Capocasa, nasce al fine di sensibilizzare e informare la cittadinanza, sul tema della violenza di genere.
All’interno del gazebo, le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno distribuito a tutte le donne opuscoli informativi relativi al progetto ideato e promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, “… Questo non è amore ”, e illustrato il servizio pubblico del 1522, un numero gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
E’ stato ricordato, infine, che dallo scorso lockdown la App YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole. L’App è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi e immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti e chiamare direttamente il Nue 112 e/o il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.
Nei primi nove mesi del 2020 la Polizia di Stato di Ferrara ha scoperto e perseguito 177 reati di genere, un fenomeno in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (187). Un calo non sufficientemente significativo, evidentemente, segno che su questa tematica anche a Ferrara c’è ancora molto da fare e sviluppare.
Reati di genere in provincia di Ferrara
FERRARA
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Gennaio – Settembre 2019
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Gennaio – Settembre 2020
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Descrizione reato
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Femminicidi
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01
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00
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Atti persecutori
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75
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68
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Maltrattamenti in famiglia
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85
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98
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Violenze sessuali
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26
|
11
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La Polizia di Stato è comunque sempre più preparata sulle tematiche: si è dotata di luoghi idonei dove accogliere la vittima e si è aggiornata sui moduli operativi e di primo contatto. Il ruolo decisivo ora spetta alla comunità: tanto più una donna si sentirà protetta nel contesto in cui vive tanto più capirà che uno schiaffo ricevuto non è solo uno schiaffo, che la denuncia non sarà un atto di cui vergognarsi, ma la giusta soluzione a un percorso di violenza subita.
“Siamo consapevoli – commenta il queastore di Ferrara Cesare Capocasa – che queste battaglie sono complesse. Il percorso è lungo e problematico, ma se lo percorriamo insieme a tutti i soggetti istituzionali, ai centri antiviolenza, al mondo accademico e delle associazioni, ai media, con la stessa intensità, con lo stesso impegno, con lo stesso coinvolgimento emotivo, l’eliminazione della violenza contro le donne passerà da ambizioso progetto a una realtà concreta”.
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