Cronaca
25 Novembre 2020
I risultati di un anno di attività dell'Arma provinciale contro il fenomeno dei crimini di genere

Violenza sulle donne, caserme arancione: 112 casi nel 2020 a Ferrara per i Carabinieri

di Redazione | 3 min

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Anche l’Arma dei Carabinieri di Ferrara ha aderito alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne illuminando di arancione le caserme di via Appuntato Carmine della Sala e di corso Giovecca. Ma ciò che più importa sono i risultati conseguiti nel contrastare questi crimini.

Nel corso dell’ultimo anno, infatti, i Carabinieri di Ferrara hanno perseguito complessivamente 112 reati, di cui 43 per atti persecutori e 69 per maltrattamenti in famiglia. Le persone arrestate sono state in totale 14, di cui 6 per maltrattamenti in famiglia e 8 per atti persecutori. Le denunce in stato di libertà ammontano a 84, di cui 51 per maltrattamenti in famiglia e 33 per atti persecutori. E 16 sono state le misure precautelari applicate, di cui 7 di allentamento, 7 di divieto di avvicinamento, e 2 di allontanamento urgente.

In correlazione con la “violenza di genere”, vanno analizzate anche le violenze sessuali. L’attività repressiva sul fenomeno, condotta dall’autunno del 2019 ad oggi, ha consentito di trarre in arresto 1 persona per violenza sessuale e denunciarne 15 in stato di libertà.

Elemento molto importante per la quotidiana attività di contrasto di tali fenomeni è una stanza, allestita nella caserma del Comando Provinciale di Ferrara, idonea all’ascolto protetto di donne e minori vittime di violenza, dotato di kit per la videoregistrazione da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività che prevedono interrogatori. Il locale è utilizzabile da personale (tutti ufficiali di Polizia Giudiziaria) appositamente addestrato presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, centro di alta qualificazione dell’Arma, dove vengono svolti annualmente corsi di formazione in materia di violenza di genere e appartenente alla “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”. La Rete, organo di cui si è dotata a partire dal 2014, è strutturata su ufficiali di Polizia Giudiziaria – marescialli e brigadieri – inseriti nell’ambito dei Nuclei Investigativi dei Comandi Provinciali con il compito di sostenere i reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, raccordandosi con il Rac (Reparto Analisi Criminologiche dell’Arma), composta dalle Sezioni Atti Persecutori e Psicologia Investigativa, per un compiuto apprezzamento dei casi.

Intanto, come detto, nell’aderire alla campagna internazionale “Orange the World” attivata in occasione della giornata di sensibilizzazione, fino al 10 dicembre le due caserme cittadine dei Carabinieri saranno illuminate di arancione dalle 17 alle 22. L’Arma dei Carabinieri è da sempre in prima linea nell’azione di contrasto alla violenza di genere in danno alle cosiddette categorie “vulnerabili”. L’espressione “violenza nei confronti delle donne” intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata. Il più grave in assoluto è quello comunemente chiamato “femminicidio”. Rientrano nella definizione sia gli omicidi di donne che avvengono in ambito relazionale, passionale, familiare e di vicinato, sia quelli compiuti da uomini che fuori dal contesto relazionale agiscono poiché considerano le loro vittime (donne o transgender) “inferiori” in relazione alla loro appartenenza al genere femminile. Ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne, tra questi troviamo il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto al reato di “atti persecutori”, nonché i casi di maltrattamenti in famiglia e le percosse con vittime donne.

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