Cronaca
30 Ottobre 2020
I progetti sono stati presentati dai Comuni di Ferrara, Jolanda di Savoia, Mesola e dall’Associazione intercomunale dell’Alto Ferrarese

Videosorveglianza, la Prefettura approva quattro progetti e intensifica i controlli anti-Covid

di Redazione | 3 min

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Sono stati approvati dalla Prefettura i progetti di videosorveglianza presentati dai Comuni di Ferrara, Jolanda di Savoia, Mesola e dall’Associazione intercomunale dell’Alto Ferrarese (con Bondeno capofila, oltre a Poggio Renatico e Terre del Reno). L’approvazione del prefetto di Ferrara Michele Campanaro è avvenuta nel corso della seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica avvenuta in videoconferenza da palazzo don Giulio d’Este.

I quattro progetti presentati, di differenti importi finanziari, mirano a implementare gli impianti di videosorveglianza comunale presenti o, come nel caso di Jolanda di Savoia, alla realizzazione di una prima rete di videosorveglianza, con l’obiettivo di rafforzare il presidio del territorio attraverso il controllo tecnologico dei principali accessi cittadini e delle aree urbane maggiormente degradate, con la realizzazione di un sistema di lettura targhe dei veicoli in transito e il suo interfacciamento con il Servizio di Controllo Nazionale Targhe e Transiti.

«I sistemi di videosorveglianza – ha sottolineato il prefetto Campanaro – rispondono alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini. Anche nelle realtà territoriali meno grandi, un sistema articolato di videosorveglianza è supporto preziosissimo all’attività degli amministratori locali, oltre che importante strumento operativo per potenziare, con le forze di polizia, l’attività di contrasto al degrado urbano ed elevare i livelli di sicurezza della nostra provincia».

Tutti e quattro i progetti hanno ricevuto l’approvazione del Comitato provinciale e sono stati, quindi, inoltrati con parere favorevole dal prefetto al Ministero dell’Interno, ai fini della ammissione al finanziamento statale, dopo la valutazione della competente Commissione ministeriale.

Successivamente, con l’intervento anche della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Veronica Tomaselli, sono state messe a punto le direttive attuative delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 previste dall’ultimo Dpcm del 24 ottobre scorso, tenuto conto delle indicazioni emerse dal tavolo di coordinamento regionale riunito, in videoconferenza, nella serata del 28 ottobre, con i prefetti della Regione Emilia-Romagna, l’assessore Regionale alla mobilità e trasporti, il capo di gabinetto del presidente della Regione Emilia-Romagna e i presidenti regionali di Anci e Upi.

Il prefetto ha, quindi, disposto una immediata intensificazione dei controlli, da parte delle Forze dell’Ordine con il supporto delle Polizie Locali, nelle aree a maggior rischio di assembramento, con un’attenzione particolare alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico locale, alle aree mercatali e ai centri della grande distribuzione. Al contempo, il prefetto ha anticipato che, agli inizi della prossima settimana, si terrà una specifica seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per mettere a punto un piano di contenimento del contagio da Covid-19, insieme con i sindaci dei Comuni dove sono state registrate le situazioni di maggiore criticità, con i responsabili dell’Agenzia provinciale per la mobilità e di Tper, con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e con i direttori generali della Ausl e dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna” di Ferrara.

Infine, Campanaro è intervenuto richiamando l’attenzione dei vertici territoriali delle forze di polizia sulle recenti manifestazioni di protesta contro le misure governative di contrasto alla diffusione della pandemia, che in alcuni contesti territoriali del Paese hanno assunto connotazioni di violenza non consentita. “Nella attuale complessa fase emergenziale – ha concluso il prefetto – il diritto costituzionalmente garantito a manifestare non può mai uscire dal perimetro della legalità. L’attenzione delle forze di polizia in provincia di Ferrara è ai massimi livelli perché, come sinora accaduto, la libertà di manifestare continui a essere esercitata unicamente in forma democratica e nel rispetto delle leggi”.

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