Attualità
30 Ottobre 2020
Lo stato di agitazione era stato proclamato dal Diccap per problemi relativi alla carenza di organici e alla sicurezza in epoca Covid

Tentativo di conciliazione in Prefettura sulla vertenza Settore Demografici

di Redazione | 2 min

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Si terrà oggi 30 ottobre alle 10 il tentativo obbligatorio di conciliazione tramite video-conferenza per la vertenza del Settore Demografici del Comune di Ferrara aperta dal sindacato autonomo Diccap.

Carenza di personale nel settore, problematiche contrattuali, ordini di servizio fuori orario di lavoro, la sicurezza degli ambienti di lavoro nell’emergenza Covid, sono le tematiche che saranno oggetto del tentativo di conciliazione davanti al prefetto di Ferrara.

Da mesi il sindacato autonomo ha sollevato queste problematiche con i dirigenti, “ma un rimpallo di responsabilità tra chi rappresenta l’amministrazione e il dirigente di settore – spiegano dal Diccap – ha portato a un nulla di fatto sulle importanti tematiche segnalate”.

Importanti recriminazioni che, secondo il Diccap, “in parte vedono anche i sindacati confederali come parte responsabile di aver firmato accordi svantaggiorsi per i lavoratori che di fatto hanno portato all’attuale situazione dopo anni di abbandono totale del settore”.

Sul versante della sicurezza del lavoro in epoca Covid, che il sindacato porterà come uno dei punti principali da risolvere al tentativo di conciliazione, viene segnalato il fatto che l’Ausl di Ferrara non sarebbe in grado al momento di effettuare le vaccinazioni antinfluenzali e avrebbe detto di rivolgersi al proprio medico di base. Un fatto che “stride con quanto avviene in altre Asl della nostra Regione dove tramite prenotazione on line è possibile per le categorie a rischio vaccinarsi con specifico appuntamento”. I dubbi posti dai sindacati autonomi aumentano dopo le recenti note stampa “in cui sia Ausl che Azienda Ospedaliera hanno comunicato di aver iniziato la profilassi antifluenzale per i propri dipendenti”. Il Diccap chiede quindi esplicitamente sia al Comune di Ferrara che all’Ausl di “non mettere a rischio i dipendenti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e di favorire quindi la vaccinazione per tutti i colleghi che hanno espresso il volere di avere la copertura anti-influenzale”. “Il rimbalzo di competenze tra Comune e Ausl sul chi fa cosa deve finire – conclude il Diccap – altrimenti si rischia di replicare quanto avvenuto per i test sierologici. Si segnala infatti che dall’inizio dell’epidemia i dipendenti del Comune di Ferrara, ad eccezione della Polizia Locale e di una percentuale irrisoria di dipendenti, non sono stati sottoposti al test sierologico”.

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