Goro
22 Ottobre 2020
La Rete d’Impresa Repubbliche Marinare critica l’attuale gestione e chiede alla regione di costituire “un consorzio pubblico privato”

Problemi di governance alla Nursery di Goro

di Redazione | 3 min

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Goro. “Un consorzio pubblico privato”. Lo chiede Rino Conventi a nome della Rete d’Impresa Repubbliche Marinare presso lo studio dell’avvocato Giacomo Forlani. Un consorzio che si occupi della Nursery della vongole a Goro che sostituisca l’attuale forma organizzativa. Una forma a cui, secondo determina regionale del 23 luglio 2019, era stato chiesto di costituirsi a consorzio volontario entro due anni dall’emanazione della determina. Ora il comitato che governa la Nursery ha convocato un’assemblea dei soci per il 23 ottobre nella quale si dovrebbe discutere proprio della costituzione di tale consorzio prevista, con atto notarile, entro il novembre di quest’anno.

Nella mail in cui viene convocata l’assemblea viene anche riportato che la concessione andrà in scadenza entro la fine dell’anno, ma secondo Rino Conventi, Filippo Sambi e Fabrizio Sangiorgi, la concessione è da considerarsi valida fino al 23 luglio 2021 (scadenza dei due anni dalla determina). Inoltre, fa notare sempre Conventi riferendosi all’articolo 2 della determina, non si parlerebbe di revoca della concessione (garantita fino al 31 dicembre 2033) ma di indirizzo. Infatti nell’articolo 7 della stessa determina vi è scritto “di prevedere entro due anni dalla data di rilascio, il subingresso nella presente Licenza da parte, solo ed esclusivamente, di un Consorzio volontario”, senza prevedere, come penale in caso di mancata costituzione, la revoca della concessione.

La Rete d’Impresa Repubbliche Marinare inoltre non accetta la formula del Consorzio Volontario perché “c’è qualcuno – dice Conventi – che perché più grande e più forte mette i più piccoli di fronte all’atto compiuto”. In queste parole si riferisce in particolare al caso trattato, ma in più di un’occasione Conventi, Sambi e Sangiorgi criticano un “modus operandi” del comitato e nella mail inviata alla Regione scrivono: “Questa è cifra del modus agendi imperante da sempre, con determinate imprese che assurgono al ruolo di risolutori, senza averne il mandato”.

“Quanto denunciamo – scrivono alla Regione – è che, non solo alcune imprese senza il mandato dell’assemblea delle cooperative co-concessionarie dell’attuale licenza si sono attivate omettendo di coinvolgerne altre di pari grado” ma anche che “di questa metodologia come al solito esclusiva era a conoscenza almeno il dirigente del settore regionale, che assurge ad illustratore e quindi a garante tecnico dell’operazione”. Nella mail di convocazione, mostrataci da Conventi, viene indicato che sarà presente anche “il dirigente della Regione Avv. Manduca Vittorio”.

Per questo motivo vorrebbero l’istituzione non di un Consorzio Volontario ma di un Consorzio Pubblico Privato, “perché – dice Sangiorgi – a noi manca l’arbitro”. “Non chiediamo – esplicitano – che il pubblico investa, ma che svolga la funzione di arbitro e di controllo”. Chiedono inoltre la sospensione dell’incontro del 23 ottobre perché “sarebbe quantomeno opportuno portare la vicenda al vaglio della seduta della Consulta Regionale della Pesca”.

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