Attualità
21 Ottobre 2020
Il sindaco Fabbri si congratula con la cantante per il gesto di attenzione verso i lavoratori: "Spero sia di stimolo al governo"

Elisa devolve il ricavato del tour, comprese le due date ferraresi, ai musicisti: “Fieri di averla ospitata”

di Redazione | 3 min

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Tutto il ricavato del tour di Elisa, compreso quello delle due date a Ferrara in piazza Trento e Trieste, è stato devoluto dalla cantautrice friulana ai suoi musicisti e alla crew, “che sono stati pagati il doppio, simulando un tour di una durata un po’ più lunga e con un guadagno quindi più cospicuo”.

Un gesto nobile, quello dell’artista, che assieme alla sua agenzia e al suo management ha deciso di rinunciare a percepire un compenso economico. “La mia ricompensa – spiega Elisa in un post su Facebook – è quella di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta”, in un momento di difficoltà per il settore dello spettacolo penalizzato da chiusura e limitazioni.

Per la precisione la cantante ha stanziato la cantante ha stanziato 190mila euro a favore di band, tecnici e troupe e altri 40mila euro da far convergere in un fondo per il sostegno ad altri lavoratori dello spettacolo. Si tratta di fondi derivanti dalle 8 date del suo tour italiano, che comprendono i due concerti in piazza Trento e Trieste, a Ferrara, del 20-29 settembre, l’unica doppia data nella stessa città prevista nell’ambito del tour.

Un gesto che riceve le congratulazioni anche del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: “Penso che la grandezza di un artista si misuri anche da gesti di questo tipo. Siamo fieri di aver ospitato nella nostra città una persona che ha messo in campo questa sensibilità e questa attenzione per i lavoratori. Mi auguro che il gesto di Elisa sia di stimolo al governo, affinché preveda adeguati sostegno e aiuti a migliaia di professionisti, fonici, elettricisti, tecnici del suono, tecnici della sicurezza, personale del backstage e, in generale, a tutti i lavoratori del ’dietro le quinte’, fortemente penalizzati dai blocchi e dalle restrizioni. Il settore dello spettacolo è fatto di tanti lavoratori silenziosi e muove un importante indotto che va tutelato”.

E’ la stessa Elisa ad aver lanciato un appello sostenendo di ritenere fondamentale, in questa fase critica, “lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutti i fondi di emergenza”. “Fondi – aggiunge Elisa – che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi. Si dovrebbe trovare una formula per distribuirli in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno o degli anni precedenti. La realtà è che la crisi la possiamo combattere con il realismo e la trasparenza e mettendo le risorse là dove servono e non dove non fanno alcuna differenza. Non si dovrebbe fare finta di niente. Abbiamo un problema. Ci sono molti modi per risolverlo tranne il negare che esista nella sua complessità”.

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