Lettere al Direttore
22 Ottobre 2020

Logistica governativa

di Redazione | 2 min

Ogni settore economico-industriale moderno non può fare a meno della Logistica, disciplina senza la quale gli ipermercati stracolmi di ogni bendiddio si troverebbero solo nel Paese di Bengodi.

La Logistica fu inventata nell’antichità per rifornire gli eserciti in guerra, non potendo sempre far conto sui saccheggi, perciò dal dopo Attila ci sono regole organizzative per gli approvvigionamenti quotidiani, una delle quali insegna che la portata massima di ogni via di rifornimento è condizionata dal tratto più intransitabile.

Nonostante innegabili successi la Logistica non è debitamente considerata da tutti. Ad esempio:

– l’AMI di Ferrara la ignora, avendo raggiunto il nirvana degli enti perfettamente inutili;

– i fisici più rinomati ritengono che il Principio di Indeterminazione (l’impossibilità di sapere cosa succede contemporaneamente nello spazio e nel tempo) sia il principio primo della Natura, da elevare a fondamento dell’epistemologia sociale, quindi tutto il resto varrebbe meno della segatura;

– il Governo Conte, che vivendo d’Indeterminazione Permanente si ritiene l’unico rappresentate qualificato delle incredibili sovrapposizioni quantistiche statali.

Ne discende che ai 62 componenti del Governo Conte non interessino gli assembramenti nei percorsi casa-scuola degli studenti che con criteri logistici s’individuerebbero subito. Ecco perché l’Azzolina considera ‘sicure’ le aule con i banchi distanziati di un metro in edifici che conservano strettoie (porte, corridoi, scale) fatte apposta per gli affollamenti: riterrà che gli studenti arrivino in aula e ne ripartano col teletrasporto (quantistico, o di Star Trek).

A far concorrenza all’Azzolina sulla certezza della sicurezza c’è la De Micheli dei “trasporti sicuri”, forte della media nazionale giornaliera del -50% dei trasporti rispetto all’anno scorso che, essendo appunto media ‘giornaliera’ comprendente ore e ore vuote, consente il normale coefficiente del 150% di costipazione negli orari di punta, con conseguenti distanziamenti nanometrici in autobus treni e pensiline. È avvantaggiata anche da quel 80% stabilito per legge di riempimento dei mezzi di trasporto, resi in tal modo legalmente sicuri. E ancor più sicuri dei reparti di terapia intensiva, sui quali il Governo non s’è ancora pronunciato.

In altri termini, per il futuro non resta che sperare nella vaccinazione di massa dei pipistrelli cinesi.

Paolo Giardini

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