Lagosanto
20 Ottobre 2020
La difesa ha chiesto il rito abbreviato condizionato a una nuova perizia psichiatrica

Aggredì due infermiere, per il consulente era incapace

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Grandi mostre. Lo smacco: Rovigo sorpassa Ferrara

Arriva un’altra tegola per l’immagine perduta di Ferrara come città d’arte e di cultura. Rovigo l'ha superata in numeri per quanto riguarda uno dei fiori all’occhiello che fino a poco tempo fa la rendeva famosa e attrattiva in tutta Europa

Bonazza: “Economia del nostro territorio è principalmente agricola”

Si è svolto presso la sala consigliare del Comune di Lagosanto l’incontro organizzato da Gianluca Bonazza, candidato sindaco della lista ‘Rinnovare Lagosanto’ dedicato al tema del mondo agricolo. Tra il pubblico anche Marco Salvi, recentemente riconfermato alla guida di Fruitimprese

Largo ai giovani. I Civici presentano i loro candidati

"Noi puntiamo sulla competenza". Così Dario Maresca presenta i candidati della lista "I Civici" che sostiene la candidatura di Fabio Anselmo alle imminenti elezioni. Con lui Roberta Fusari, altra consigliera comunale uscente, e i cittadini che hanno scelto "di metterci la faccia"

L’ospedale del Delta di Lagosanto

Lagosanto. Quel 30 dicembre, quando aggredì in ospedale due infermiere, era incapace di intendere e volere.

Si è aperto il processo che vede imputata S.L., comacchiese di 55 anni che una sera di fine 2018, sentendosi impedire la visita fuori orario a un parente di Valle Oppio, reagì violentemente aggredendo due infermiere e costringendo una di loro a ricorrere alle cure dei medici (avrà dieci giorni di prognosi).

Secondo la ricostruzione della denuncia, S.L. prese una prima infermiera a schiaffi e spintoni, arrivando a gettarla a terra e continuando a picchiarla finché non sono intervenuti due infermieri a bloccarla. Di questi una seconda rimarrà ferita lievemente a sua volta.

Ora la 55enne deve rispondere di violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni e diffamazione aggravata. Quest’ultima accusa deriva dal fatto che, successivamente all’alterco, si era sfogata su Facebook offendendo una delle vittime.

In sede di indagini il pm aveva incaricato il professor Renato Ariatti, psichiatria forense specialista all’Università di Bologna, di redigere una consulenza sullo stato di salute mentale dell’imputata. Secondo Ariatti la donna, al momento dei fatti contestati, era incapace di intendere e volere, ma è capace di stare in giudizio.

Dalla consulenza emerge anche un profilo di pericolosità sociale, che ha spinto la difesa a chiedere il rito abbreviato subordinato alla concessione di una perizia supplettiva. Per l’azienda sanitaria, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Riccardo Caniato, non ci sarebbero gli estremi per procedere in tal senso. Il giudice si è riservato la decisione.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com