Per tornare in tribunale si muoverà da casa sua e non più dal carcere. Il gip Vartan Giacomelli ha sciolto la riserva sull’istanza avanzata dal difensore, l’avvocato Alberto Bova, e ora Cesare Franchi, il principale imputato della maxi operazione di Polstrada a Guardia di Finanza ‘Ghost Inspections’, seguirà la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Franchi, 64 anni, ingegnere della Motorizzazione di Ferrara addetto alle prove di revisione, è considerato dalla procura il vertice della piramide di mazzette che ruotavano attorno alle ‘allegre’ revisioni di via Canapa tra ottobre 2018 e maggio 2019.

Gli inquirenti ne hanno conteggiate ben 358, del volume tra i 100 ai 350 euro a revisione, per falsificare le revisioni di camion e rimorchi. E ieri Franchi, per cercare in qualche modo di alleggerire la sua posizione, si è fatto interrogare dal sostituto procuratore Andrea Maggioni.

“Abbiamo chiarito episodio per episodio” fa sapere l’avvocato Bova, anche se per entrare nel merito degli oltre 100 capi di imputazione che pendono sul suo capo saranno necessari altri giorni e altri interrogatori. Già oggi è attesa la seconda parte del prevedibilmente lunghissimo faccia a faccia.