Basket
1 Ottobre 2020
In un PalaBenedetto quasi deserto per via delle porte chiuse la squadra centese chiude con il punteggio di 86-53

Tramec Cento, bene il primo test contro Fiorenzuola

di Redazione | 3 min

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(foto fornita da Benedetto XIV Tramec Cento)

Ventotto mesi e 1 giorno: tanto è passato dall’ultima partita disputata all’interno del PalaBenedetto (allora “Pala Ahrcos”).

Correva il 29 maggio 2018; allora l’avversario non era Fiorenzuola ma Firenze, e non si trattava di una amichevole ma bensì di gara 2 della finale playoff di B, vinta agilmente sui toscani, al quale seguì poi la vittoria in gara 3 in trasferta la vittoriosa Final Four di Montecatini che portò in A2. Sportivamente parlando, è una vita fa: e oggi, nella giornata di visite per l’omologazione del campo per la A2, è un cerchio che si chiude.

A2, appunto: quella che di fatto è stata annunciata solo in estate, durante il lunghissimo stop che ha visto la Benedetto XIV disputare l’ultimo match (così come molti dei suoi giocatori) lo scorso febbraio. Un tempo che è parso eterno, e come ci si aspettava la “ruggine” c’è e si vede.

Tutto secondo i piani, comunque: in un PalaBenedetto quasi deserto per via delle porte chiuse, Cento parte decisa, coach Mecacci amministra le rotazioni dando spazio a tutti i “dieci” e fa valere la propria supremazia, di fronte ad una Fiorenzuola che disputerà la Serie B, ma che proprio come Cento è neopromossa dopo ripescaggio, avendo raggiunto il primo posto del proprio girone di C Gold prima dell’interruzione.

21 a 13 il primo quarto, 25 a 10 il secondo: tutto molto bello, ma il punteggio oggi è l’ultima cosa che conta. Bisogna guardare i movimenti in campo, l’intesa, gli schemi. C’è qualche guizzo degli americani Cotton e Sherrod, ma si mettono in mostra anche Petrovic, Fallucca, Leonzio, Ranuzzi e Moreno, pur non tutti sempre con continuità. Parecchi minuti anche per Berti e Saladini. Tra i più applauditi dai pochi addetti ai lavori presenti ovviamente c’è Gasparin, gradito ritorno della campagna acquisti estiva.

Secondo tempo dove fisiologicamente si avverte la stanchezza, c’è spazio anche per gli under (tra cui anche Roncarati), calano leggermente ritmo e qualità da ambo le parti e scappa qualche errore, ma tutto come da copione: la Tramec prevale 20-9 nella terza frazione, nella quarta esce “superata” di 20-21.

L’aggregato dice 86-53, ma più che guardare il punteggio ha senso ascoltare le osservazioni di coach Mecacci.

“È andata più o meno come ci aspettavamo, la cosa che ci ha più soddisfatto è la gestione del minutaggio: nessuno ha giocato più di 20 minuti, ed è una cosa positiva perché possiamo continuare con i nostri abituali carichi di lavoro. Sabato avremo il test contro Mantova, pari categoria, e chiaramente sarà un test molto più impegnativo.”

Coach Mecacci continua poi sui propri ragazzi. “La squadra ha piacere nel far girare la palla e nel cercarsi: siamo ancora nettamente fuori condizione, e dobbiamo ancora migliorare la nostra conoscenza reciproca. Dobbiamo lavorare anche sulla durezza, e sulla difesa: abbiamo lasciato troppi canestri facili ed evitabilissimi, vista anche la differenza di livello. Dopo un mese di preparazione, però, c’era tanta voglia di confrontarsi con avversari diversi dai propri compagni, e finalmente abbiamo potuto farlo.”

Domani si torna subito in palestra: prossimo appuntamento a Mantova per l’amichevole contro gli Stings di sabato 3 ottobre, prima di tornare il 7 al PalaBenedetto per il test contro Forlì.

L’11 arriva Ferrara per una partita che, nonostante sia Supercoppa e non campionato, e nonostante la capienza ridotta, è sempre il derby per eccellenza: e come tale è attesissimo da tutto il pubblico biancorosso, che vuole inaugurare nel migliore dei modi il PalaBenedetto e l’inizio della stagione ufficiale.

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