Gli assembramenti degli studenti alle fermate dei bus a Ferrara – un caso diventato virale negli ultimi giorni attraverso un video della ressa davanti al liceo Carducci – finisce all’attenzione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel corso della riunione di mercoledì.

Dopo le diverse segnalazioni, il prefetto Michele Campanaro, ai fini del contenimento e del contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19, ha infatti disposto una mirata intensificazione dei servizi di prevenzione e vigilanza da parte di forze dell’ordine e polizia locale in prossimità di istituti scolastici e fermate dei mezzi di trasporto locale del capoluogo.

“In questo momento, in cui il numero dei contagi fa registrare una pericolosa ripresa, occorre evitare ogni forma di assembramento, in quanto potenziale innesco di focolai di infezione – evidenzia il rappresentante del governo –. E però, oltre ai controlli di forze di polizia e polizia locale, a fare la differenza è sempre la responsabilità diffusa di tutti, a cui faccio appello ai fini del rispetto delle misure sul distanziamento sociale e sull’uso della mascherina”.

Inoltre è atteso per oggi, giovedì 1° ottobre, un incontro con tutti i dirigenti degli istituti comprensivi del territorio convocato dall’assessore comunale alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak per discutere la gestione degli accessi degli studenti alle diverse sedi scolastiche.

Anche la Regione corre ai ripari e investe un milione di euro per attrezzare mezzi pubblici e privati convenzionati con le misure di tutela per conducenti e passeggeri. A partire dai dispositivi di separazione tra l’area di guida riservata all’autista e i passeggeri, all’installazione a bordo di distributori di gel igienizzante, fino a una regolare sanificazione di tutti i mezzi.

A Ferrara sono stati destinati oltre 127mila euro per viaggiare sicuri sui bus.

“Un’ulteriore misura anti-Covid per un servizio prioritario in tutto il territorio regionale – spiega l’assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini – che si aggiunge al precedente stanziamento di un milione e 600mila euro che la giunta regionale, in attesa del riparto delle risorse statali previste, ha già assegnato alle agenzie locali per la mobilità per l’affidamento di servizi aggiuntivi da svolgere a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2020-21. Si è ritenuto necessario, infatti, promuovere da subito l’allestimento di protezioni e misure utili a contrastare l’epidemia Covid-19 e consentire l’ulteriore capacità di riempimento dei mezzi così come stabilito dal governo”.

Sulla base della ricognizione svolta dalla Regione in ciascun ambito provinciale, è emerso che il fabbisogno per garantire lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale in sicurezza, anche attraverso l’adeguamento dei mezzi, è di 1.863.207 euro.

La giunta di viale Aldo Moro ha pertanto stabilito di destinare alle agenzie locali per la mobilità risorse pari un milione di euro riconoscendo ai singoli bacini o ambiti provinciali la percentuale del 53,67% a copertura del fabbisogno espresso dai territori attraverso una ricognizione della Regione. Le agenzie locali per la mobilità assicurano l’utilizzo delle risorse regionali per l’attuazione da parte dei soggetti affidatari dei contratti di Servizio delle necessarie misure di protezione sui mezzi del trasporto pubblico locale.

Si ricorda che con il più recente decreto del governo del 7 settembre sono state approvate le linee guida per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico e per favorire la mobilità legata alla ripresa delle attività lavorative e scolastiche, stabilendo che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale regionale è consentita una capienza massima dell’80%, prevedendo una riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Ma allo stato dei fatti, si è visto come è andata.