Egregio Direttore,
ho lavorato nella scuola come segretaria (allora questa era la definizione) e mi sono convinta che gran parte dell’organizzazione scolastica gira attorno agli interessi degli insegnanti.
Ai presidi che ho avuto dicevo che per me c’era solo un solo punto di riferimento: gli alunni.
Ma i regolamenti non lo permettevano.
Per esempio, si invocava tanto la continuità didattica mentre gli insegnanti chiedevano e ottenevano il trasferimento per il loro interesse.
Ho smesso di lavorare nel 2001, ma la situazione è rimasta per lo più simile.
E oggi l’Azzolina, organizza il “concorsone” a cominciare dal 22 ottobre, in pieno anno scolastico appena cominciato dopo tutto quello che è accaduto di negativo in Italia.
Dopo più di 3 mesi di chiusura delle scuole, dopo l’insegnamento che in un qualche modo è stato impartito attraverso computer a chi l’aveva, dopo la chiusura per il referendum, di nuovo disagi per gli alunni.
Ma l’Azzolina se ne frega degli alunni, deve fare il concorso al più presto, per vedere di recuperare il consenso dei grillini, consenso che continua a calare come è stato dimostrato dal risultato delle elezioni regionali.
E così gli alunni saranno di nuovo irrimediabilmente e inutilmente danneggiati, vittime sacrificali all’insipienza del grillismo ormai fallito.
Il concorso si dovrebbe tenere durante le vacanze di Natale, quando gli alunni sono in vacanza, le lezioni sono sospese, le scuole sono aperte e gli insegnanti sono ugualmente in servizio anche se a casa ( gli insegnanti in estate hanno il mese di ferie come tutti).
Il tempo che viviamo è straordinario e allora ci vogliono comportamenti adeguati.
Ma la logica, la razionalità, il buon senso non entrano a scuola.
Un saluto
Pasquina Ferrari