Argenta
27 Settembre 2020
Il padre Lino: “Sia un luogo dove divertirsi, soprattutto per i bambini, accarezzando il ricordo di Federico”

Applausi e commozione per il parco dedicato ad Aldro

di Redazione | 3 min

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di Giada Magnani

Ospital Monacale. C’era tanta, tantissima gente, forze dell’ordine, istituzioni, società civile, mondo dell’associazionismo, consulta di frazione, praticamente l’intera comunità locale. Che si è ritrovata in Via Bellini, ad Ospital Monacale, per presenziare all’intitolazione dell’annesso parco a Federico Aldrovandi, il 18enne ucciso nel corso di un’operazione di polizia in Via Ippodromo a Ferrara.

Ed è stato proprio in occasione del 15° anniversario di quel tragico episodio, accaduto il 25 settembre del 2005, che la giunta municipale di Argenta, fatta propria la richiesta di un gruppo di cittadini, ha scoperto una targa che, in memoria del ragazzo, ha dato il suo nome a quell’area verde, all’angolo con Via Zenzalino, dotata anche di arredo urbano e giochi per i più piccoli.

Una cerimonia molto partecipata insomma, che ha riempito “d’orgoglio” il sindaco Andrea Baldini, come da lui stesso affermato, invitando tutti ad “un abbraccio, anche se virtuale”. Una manifestazione che permeava di commozione ed emozioni. Sentimenti questi scanditi da scroscianti applausi.

Molto toccante il discorso di ringraziamento del padre, Lino. Che nel ricordare “quell’alba di morte, assurda e violenta” ha voluto sintetizzare “il dolore e la sofferenza provata per la perdita ed il male subìto dal figlio: fatto a pezzi per strada -ha detto -, preso a calci e pugni da persone sbagliate che vestivano una divisa”.

Poi il padre ha auspicato che il parco sia “un luogo dove correre, divertirsi, soprattutto per i bambini, dove la collettività possa assaporare la serenità e la tranquillità, all’aperto, accarezzando così anche se solo idealmente il ricordo di Federico”.

C’era anche una nutrita delegazione di ultras della Spal, la sua squadra del cuore, con una bandiera biancazzurra con impressa l’immagine di Federico: un tifoso come loro. Hanno sollevato anche uno striscione con su scritto “i bambini giocheranno tra le tue braccia: il tuo nome si leverà forte nel vento: Aldro Vive”: firmato “Curva Ovest”.

Il tutto ritmato da canti spallini, ed incorniciato tra luci e fumogeni. Significativa anche la presenza dei Modena City Ramblers, attesi sul palco di piazza Marconi per il concerto coi Nomadi. Proprio i Mcr al caso “Aldro” hanno dedicato una canzone dal titolo “La Luna di Ferrara”.

Proprio a quella canzone (“E comunque giustizia non riporterà indietro/ i miei diciott’anni e il correre inquieto,/ i miei diciott’anni e il loro segreto,/ i miei diciott’anni fatti a pezzi per strada/ una notte di settembre da belve in divisa”) si collega la consigliera regionale del Pd Marcella Zappaterra, presente all’inaugurazione, per ricordare Federico: “È stata una tragedia. Per un sistema che ha fatto tantissima fatica a far emergere le responsabilità. Per una città che dall’alba di quel 25 settembre non è più stata la stessa. Una tragedia immane per Lino, Patrizia e Stefano e per tutti gli amici di Aldro. Quanta dignità abbiamo visto nel loro dolore, che in questi 15 anni è diventato anche il nostro dolore e la spinta alla voglia di giustizia”..

“Oggi sono tante le iniziative in memoria di Aldro – prosegue Zappaterra -. Tra queste sono orgogliosa che il Comune di Argenta abbia deciso di intitolargli un parco a Ospital Monacale”.

Don Alvaro Marabini ha poi proceduto alla benedizione del luogo.

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